Un piccolo problema accaduto durante le celebrazione solenne delle festività pasquali e la gente è divisa
Se non una sorta di Peppone contro Don Camillo, poco ci manca. In un paese dove l’eleganza e lo stile la fanno da padrone come a Fano, soprattutto nel centro storico, durante la messa solenne di Pasqua c’è stato un piccolo problema legato alla musica che era al massimo e si incrociava con i canti della celebrazione pasquale. Un vero disastro, tanto che il parroco della Chiesa di San Paterniano e tutte le persone che hanno partecipato alla funzione non sono rimaste particolarmente contente. Tutt’altro.
Non è stata una gran bella esperienza anche perché è sembrato un po’ paradossale, raccontano alcuni parrocchiani presenti dover assistere alla messa, ma allo stesso tempo ascoltare la musica a tutto spiano di un locale che è lì nella piazza e sembrava quasi una cosa fatta apposta, quando in realtà è stata solo una coincidenza. Sfortunata, considerata la situazione, ma frutto del caso. Tutti quelli che hanno partecipato alla celebrazione pasquale nella basilica di San Paterniano, con la presenza del vescovo Andrea Andreozzi, l’hanno trovata sgradevole e poco educata e rispettosa nei confronti di chi voleva partecipare alla celebrazione senza quel baccano che, sentendo i testimoni, si sovrapponeva alla liturgia.
Una cosa che non è stata presa bene dal parroco e da tutte quelle persone che hanno partecipato alla funzione dovendo sentire la musica del locale Offucina fin dentro le mura della chiesa di San Paterniano. “Si sono lamentati in tanti per il chiasso che si sentiva durante la celebrazione“, ha spiegato padre Giuliano Viabile, il priore della basilica che fa capire quanto non sia del tutto poco praticabile la convivenza tra le funzioni della Chiesa e il pub.
In paese è successo un bel trambusto su quanto è avvenuto nella messa di Pasqua, anche perché non è bello quanto è successo. C’è da dire che il padrone del locale, Simone Giommi, un ragazzo per bene e padre di due figli, non si mette a fare polemica e spiega che “non mi sarei permesso di mettere la musica”, se avesse saputo che a quell’ora c’era una messa solenne o quanto meno avrebbe fatto in modo di abbassare la musica, anche perché, come spiega lui stesso, “a Natale e ad feste non è mai accaduto nulla di tutto questo”. Si metteranno d’accordo il padrone del pub e i preti che gestiscono le messe della basilica. Un po’ di musica non fa male, anzi, l’importante è che venga messa in orari consentiti.