La Regione Marche dirama una nuova ordinanza, in base alle misure di contenimento ancora più drastiche, relative a chi arriva dalle zone e province con maggiori contagi.
“Tutti gli individui che hanno fatto ingresso nelle Marche con decorrenza dalla data 7 marzo 2020 provenienti dalla regione Lombardia e dalle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria hanno l’obbligo: di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente; di osservare la permanenza domiciliare di isolamento fiduciario mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni; di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione”.
In alcune zone, si è lamentata la presenza di persone che, dopo la fuoriuscita della bozza del precedente Decreto, si sono riversati verso le regione del centro sud e probabilmente senza avvisare le autorità competenti. Si ribadisce che tale comportamento costituisce reato.
Inoltre, “al fine di prevenire ancora più efficacemente il rischio di contagio nella popolazione anziana, dei disabili e delle persone con problemi di salute mentale, venga sospesa, a far data dall’11 marzo 2020 e fino al 3 aprile 2020, l’attività dei centri semiresidenziali per anziani, disabili e persone con problemi di salute mentale (centri diurni) di cui al regolamento regionale del 2018 su tutto il territorio regionale incentivando, dove possibile, percorsi di domiciliarità e/o servizi di prossimità”.
Per chi non rispetta il divieto, verrà punto con sanzioni severe, poiché si commette reato e si infrange la legge.