Colpo di scena sul fronte parcheggi: la Corte dei Conti respinge la delibera del Consiglio comunale. Cosa succede adesso?
In un inaspettato sviluppo che potrebbe avere significative ripercussioni sulla gestione dei parcheggi nella città di Ascoli, la Corte dei Conti ha recentemente respinto una delibera cruciale adottata dal Consiglio comunale. Questa decisione mette in dubbio il futuro della gestione degli stalli di sosta, attualmente in concessione alla multinazionale Saba, e solleva interrogativi sulla strategia adottata dall’Arengo per riappropriarsi di questi spazi.
La sezione regionale della Corte dei Conti ha individuato diverse carenze nella documentazione fornita dall’Arengo, ponendo l’accento sulla non conformità della deliberazione riguardante la costituzione di una società pubblico-privata destinata a prendere in mano le redini della nuova gestione dei parcheggi. Tra i principali punti critici rilevati vi sono l’assenza di un’analisi economica e finanziaria dettagliata e l’inadeguatezza delle valutazioni relative ai benefici economici, organizzativi e qualitativi che il Comune sperava di ottenere con questo cambio gestionale.
Il Comune di Ascoli aveva intrapreso un percorso mirato al riacquisto degli stalli sosta, da oltre 20 anni sotto la gestione della Saba. L’intenzione era quella di affidare la futura gestione a una società mista pubblico-privata, considerata come la soluzione ottimale per garantire maggior flessibilità e libertà nell’offerta di sosta. Tuttavia, questa strategia ora sembra essere messa seriamente in discussione dalla sentenza della Corte dei Conti.
Le criticita del piano del Comune: le perplessità della Corte dei Conti
La commissione guidata dal dottor Vincenzo Palomba aveva il compito di esaminare se l’atto deliberativo fosse adeguatamente motivato su diversi aspetti chiave come la necessità dell’intervento, le finalità perseguite con la creazione della nuova entità, nonché l’impatto finanziario e i principii economico-gestionali di efficienza ed economicità. Nonostante ciò, al termine dell’esame sono emerse numerose criticità legate soprattutto alla mancanza di un business plan convincente per la futura società e alle ipotesi che poco concrete presentate dal Comune.
Questa decisione rappresenta senza dubbio un ostacolo significativo nel cammino intrapreso dall’amministrazione comunale verso una revisione complessiva del sistema parcheggi cittadino. Oltre alle questioni dirette legate alla gestione degli spazi sosta, emergono preoccupazioni più ampie relative alla capacità dell’Arengo di pianificare interventi e azioni in modo analiticamente motivato ed economicamente sostenibile.
L’esito negativo espresso dalla Corte dei Conti contesta così non solo le specifiche modalità scelte per affrontare la questione dei parcheggi ma anche più in genere la metodologia adottata dal Comune nella definizione delle sue politiche pubbliche. Resta ora da vedere quali saranno i passaggi successivi dell’amministrazione comunale di fronte a questo importante contrattempo e quale strategia verrà adottata per superare le criticità emerse nel tentativo di riconquistare la gestione dei parcheggi cittadini.
