Un brutto incidente è avvenuto nella primissima mattina in un cantiere navale del capoluogo marchigiano, a farne le spese una persona portata d’urgenza in ospedale
Un’esplosione, un rumore forte e poi il silenzio per pochi istanti e le urla di dolore. La mattina al porto di Ancona è cominciata così, intorno alle 8 del 4 maggio. A farne le spese un povero operaio bengalese che stava cercando di fare il proprio lavoro in un cantiere navale all’interno della struttura portuale. E’ stato un secondo, e poi per il povero uomo è accaduto di tutto, tanto che avrebbe diverse ustioni lungo il corpo ma, a quanto si apprende, non rischia la vita, anche se è stato davvero a un passo dalla morte.
Subito dopo l’esplosione, l’allarme è stato lanciato da un collega di lavoro dell’operaio ferito, lui si fortunato perché si era momentaneamente allontanato ed è così restato illeso, per sua fortuna senza essere travolto dall’esplosione. A causare tutto l’incidente sarebbero state le scintille prodotte da un cannello che è venuto a contatto con del materiale infiammabile e ha così causato la deflagrazione e il coinvolgimento del povero operaio bengalese che non si è reso conto di quello che stava accadendo.
L’uomo è stato trasportato con estrema urgenza in ospedale e curato lì al momento dal personale sanitario. Sul posto sono intervenuti, oltre al 118 anche le forze dell’ordine, la scientifica e altri reparti anche perché bisogna stabilire cosa è successo e perché successo. Uno dei testimoni di quanto accaduto è un operaio di origine rumena che ha cercato di far capire cosa è successo subito dopo il boato dell’esplosione alla Fincantieri.
La sostanze si trovavano ad un livello inferiore del piano rispetto a dove stava lavorando l’operaio. Le scintille prodotte, a contatto coi gas infiammabili, hanno fatto da detonatore e il povero uomo che stava lavorando si è trovato in mezzo a una cosa più grande di lui. L’operaio bengalese è stato così colpito dal tombino saltato a causa dell’esplosione e ferito ad un braccio. È stato subito soccorso dal collega.