“Basta con questa rappresentazione del Pd delle Marche che sembra il circo Barnum. Fermiamoci tutti e riprendiamo la strada maestra della Politica”.
Sono le parole di Luciano Agostini, responsabile sanità del Pd Marche, dopo la “situazione di criticità venutasi a creare nel Pd marchigiano”.
“Ho consigliato al presidente Ceriscioli, che ha subito raccolto l’invito, – sottolinea – di convocare per sabato 15 febbraio un incontro con i cinque segretari provinciali e il segretario regionale del Partito democratico, visto che chi da tempo avrebbe dovuto fare questo passaggio non lo ha fatto”.
“Ma basta con le polemiche, – prosegue Agostini – l’incontro servirà una volta per tutte a definire con lealtà, senso politico e trasparenza, la condotta e la modalità attraverso cui costruire la coalizione dei riformisti marchigiani ed invidiarne il candidato presidente. Una scelta – precisa – che dovrà essere fatta solo dal Pd marchigiano e dai cittadini della nostra regione.
Tutto ciò dovrà avvenire secondo il mio modestissimo parere – continua Agostini – nel rispetto delle regole e dello statuto del Pd”.
“Inutile ricordare – dice ancora Agostini – che il rispetto di regole e statuto è elemento sostanziale, non solo del dibattito e del confronto politico, ma di un attento e capace livello di direzione politica”.
“La rappresentazione che è stata data all’esterno della riunione del tavolo di coalizione dello scorso mercoledì – chiosa l’esponente del Pd – ai più sembrerebbe non essere veritiera delle rispettive posizioni dei componenti della coalizione, considerando componenti di quest’ultima coloro che effettivamente si impegnano nella costruzione di una reale lista in grado di far rivincere il centrosinistra delle Marche alle prossime elezioni.
L’incontro servirà anche a chiarire e ad eliminare veleni che da qualche giorno circolano in eccesso nel campo del centrosinistra”. “Ricordo inoltre, semmai ce ne fosse bisogno – conclude Agostini – che il nostro nemico è la destra, che a quanto pare ha molti più problemi di coesione del centro sinistra, ma che noi rischiamo di sottovalutare”.