Un cinquantenne andrà a un’aula di tribunale per violenza e maltrattamenti nei confronti della moglie e mamma di sua figlia
La solita storia brutta, indegna e violente. Un uomo che maltratta una povera donna per il solo gusto di farle del male e per farla soffrire. Per dieci anni una povera ragazza è stato presa a botte, maltrattata in tutti i modi fisici e psicologici e con la costante paura di essere uccisa. Parole che non avevano senso, parola di una violenza indicibile e costante. “Devi morire di un tumore“, le urlava quando voleva sgridarla e nel frattempo la prendeva per i capelli e la trascinava per tutta casa, facendole molto male. Una vergogna. Ma ci sono tanti altre episodi di una gravità inaudita. Una volta prese una forchetta dal cassetto della cucina e gliela puntò al collo, dicendole più volte “ti ammazzo“.
Gli episodi sono tanti, troppi e idi una violenza che non ha eguali. Alcuni si fa anche fatica a riportarli. Una volta l’uomo è saltato addosso a lei sul letto e avrebbe tentato di soffocarla, poi ha preso la testa e l’ha sbattuta tra il muro e l’armadio. Troppe ne ha subite, tutte da sola. Nel 2021 mostrando un coraggio da leone ha alzato la testa e stretto il suo cuore ed è riuscita a denunciarlo, anche perché aveva subito l’ennesima violenza fisica e lei è riuscita a chiamare i carabinieri. Ora questo uomo, se tale si può definire, è a processo davanti alla giudice Maria Elena Cola.
In aula racconta l’orrore: Una volta al pronto soccorso ho detto che era caduta dai pattini
Lei è una ragazza straniera di 40 anni ed è stata picchiata da quello che era l’uomo che doveva proteggerla anche quando era incinta. In tribunale ha raccontato tutti i soprusi che ha vissuto, giorno dopo giorno. “La prima aggressione l’ho subita nel 2012 mi ha dato un pugno allo stomaco. Poi mi ha portato in pronto soccorso. Ai medici ho dovuto dire che ero caduta dai pattini ed avevo sbattuto contro una panchina“.
Il marito non lavorava e tra le altre cose, pretendeva che la moglie, lei sì che lavorava portasse a casa gli alcolici per lui che aveva anche questa brutta abitudine di bere e di alzare le mani contro di lei. Un giorno che è tornata a casa perché ha divuto fare una piccola deviazione legata al traffico, è stato il giorno che ha tentato di soffocarla. “Sembrava che io fossi il nemico, lui beveva, si ubriacava e mi colpiva“, ha raccontato la donna.