Una bella storia che coinvolge un senza fissa dimora e la nostra Polizia: così l’hanno aiutato a tornare a casa sua
In una fredda mattinata, la storia di un uomo senza fissa dimora ha toccato il cuore della comunità, dimostrando ancora una volta come la solidarietà e l’impegno delle istituzioni possano fare la differenza nella vita delle persone.
Nel quartiere Monticelli di Ascoli Piceno, sotto l’androne di un condominio, è stato trovato riverso a terra un uomo in condizioni disperate. Di nazionalità francese e nato nel 1982, l’uomo era già noto alle autorità locali per aver vagabondato tra i comuni di San Benedetto ed Ascoli negli ultimi mesi. La sua presenza era diventata motivo di preoccupazione per i residenti della zona.
Gli uomini del N.O.S.U. della polizia locale sono stati i primi a soccorrere l’uomo, identificandolo mentre giaceva in uno stato confusionale e in precarie condizioni fisiche. Indossava pochi indumenti nonostante il freddo pungente, mostrava chiari segni di denutrizione e le sue condizioni igienico-sanitarie erano allarmanti.
Grazie all’intervento tempestivo dei servizi sociali del Comune di Ascoli Piceno, l’uomo – che chiameremo Samir per rispettare la sua privacy – è stato immediatamente assistito. Portato presso la Caritas locale, ha avuto la possibilità di lavarsi e nutrirsi dopo tanto tempo. Ma il suo desiderio più grande era quello di tornare in Francia, nella sua terra d’origine.
Con l’aiuto degli operatori sociali e grazie all’impiego di un interprete che ha facilitato la comunicazione con Samir, si è pianificata la sua partenza verso casa. Prima del viaggio è stato necessario un controllo medico presso il nosocomio locale per assicurarsi che fosse in grado affrontare il tragitto senza rischi per la sua salute. Una volta ottenuto il via libera dai medici, i costi del viaggio sono stati coperti dal Comune con il supporto della protezione civile e dell’associazione volontaria locale.
Nonostante le difficoltà linguistiche, le parole di ringraziamento pronunciate da Samir prima della partenza hanno toccato profondamente tutti coloro che hanno contribuito al suo recupero. La collaborazione tra polizia locale, servizi sociali del Comune, Caritas e associazioni volontarie ha reso possibile questa storia a lieto fine.
La vicenda dimostra quanto sia importante lavorare insieme per aiutare chi si trova in difficoltà nella nostra società. L’impegno congiunto delle istituzioni locali non solo ha salvato una vita ma ha anche restituito dignità ad un uomo permettendogli infine de ritornare alla sua famiglia ed al suo paese d’origine.