Magistrati e poliziotti di Ancona non mollano e cercano tra video camere e altre situazioni di identificare i soggetti che hanno partecipato alla discussione in strada
Nessuna pietà, nessun modo di sfuggire all’ira della Procura, dei poliziotti e dei magistrati. Quanto accaduto ad Ancona qualche settimana fa, non resterà impunito anzi, si stanno portando avanti le indagini e si stanno definendo le situazioni. Al momento sono dieci identificati, dieci a rischio d’indagine. E ognuno di questi con il suo reato specifico. Ci sono tanti video che immortalano quanto è accaduto nei giorni scorsi e sia la polizia, sia i carabinieri li stanno seguendo tutti, uno per uno. Non si sfuggirà per nessuno motivo al mondo.
Nessuno sfuggirà anche perché in questa maxi-rissa sono stati coinvolti minorenni e anche adulti. E nessuno è scagionato fino a prova contraria. Sono state fatte cose pensati, messe in pericolo persone che non c’entravano nulla e questo non è giusto. L’esito di quello che si vedrà nei video e che sarà riportato nelle indagini farà rumore, non ci sono dubbi. Chi ha cominciato, il perché e il motivo che ha scatenato tutto quello che è successo.
Le due procure quella di Ancona e quella relativa ai minori stanno lavorando di concerto e a breve ci saranno i primi provvedimenti a livello giudiziario. L’accusa è di rissa aggravata per futili motivi e questo non farà che peggiorare le cose, paradossalmente anche perché per gli adulti non sarà piacevole, ma nemmeno per i minorenni che dovranno spiegare ai loro genitori cosa è accaduto e il motivo per cui dovranno scontare la pena che decideranno i magistrati.
Tutto sarebbe nato da una piccola e banale lite ai tavolini del locale “L’arte della pizza”: un gruppetto di ragazzi di origine maghrebina e sudamericana, quattro o cinque in tutto, per colpa di qualche bicchiere di troppo stava infastidendo i clienti della pizzeria e i passanti. E da lì è nato tutto. Per i magistrati, a prescindere da chi ha cominciato o meno, rischieranno tutti, chi più chi meno.