Punto nascite, sciolte le riserve: la decisione su Ascoli e San Benedetto

Come è andata a finire la contesa tra gli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto sul punto nascite. Gli ultimi aggiornamenti.

La Ast di Ascoli Piceno ha risolto la questione sul punto nascite, che aveva visto contrapposti gli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Una contesa che ha acceso qualche scintilla tra i sindaci delle rispettive città della provincia: Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo.

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Punto nascite, sciolte le riserve: la decisione su Ascoli e San Benedetto – Ascoli.cityrumors.it

All’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto le nascite sono in numero superiore, mentre l’ospedale Mazzoni di Ascoli appartiene al capoluogo di provincia. La questione dunque era: a chi assegnare il punto nascite prevalente? Posto che per il momento entrambi gli ospedali lo mantengono.

La “querelle” è stata risolta con una decisione presa all’ultimo minuto e quasi a sorpresa. Ecco cosa è successo.

Punto nascite, quello dell’ospedale di Ascoli sarà prevalente

Come riporta Il Corriere Adriatico, è stato l’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno a vedersi riconosciuto il punto nascite prevalente rispetto a quello di San Benedetto del Tronto. Una contesa a cui ha posto fine la Ast di Ascoli, con l’ultimo della atto direttrice generale, Nicoletta Natalini, poco prima del suo trasferimento a Ferrara. La dirigente, infatti, ha firmato la proposta di atto aziendale della Ast di Ascoli Piceno, accogliendo la richiesta del sindaco di Ascoli Fioravanti. Mentre l’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto sarà sede prevalente per l’assistenza pediatrica, in regime ambulatoriale e di ricovero.

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Punto nascite, quello dell’ospedale di Ascoli sarà prevalente – Ascoli.cityrumors.it

“Il Piceno, relativamente ai Punti nascita, ha due sedi e tali resteranno; la principale sarà quella del Mazzoni di Ascoli che, in qualità di capoluogo di provincia, dovrà mantenere sempre il suo punto nascite. Relativamente all’assistenza pediatrica, invece, sia in regime ambulatoriale che di ricovero, l’Ast indica come sede prevalente il Madonna del Soccorso di San Benedetto“. Così si legge nell’atto aziendale.

La direttrice Ast uscente, dunque, ha accontentato Ascoli ma ha scontentato San Benedetto, che non ci sta a perdere la sede principale del punto nascita, indicata nella prima bozza dell’atto aziendale, e a cui non basta la sede principale di pediatria. Dopotutto, è a San Benedetto che nascono più bambini. Il sindaco Spazzafumo si oppone con fermezza alla decisione della Ast provinciale.

La decisione è una vittoria per il sindaco di Ascoli, che fin dall’inizio si era battuto per lasciare il punto nascite nell’ospedale cittadino. I giochi, però, non sono ancora fatti.

Deve ancora riunirsi la conferenza dei sindaci della provincia di Ascoli, per votare la proposta di atto aziendale della Ast. Poi, il documento passerà alla Giunta regionale per l’approvazione finale. Il sindaco di San Benedetto ha ancora la parola per valere le richieste del suo ospedale, se non per il punto nascite prevalente, almeno per ottenere altri servizi.

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