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Cronaca

“Ragazzi state zitti…”, la lettera del preside indigna i genitori di Leonardo

Alcune parole inviate agli studenti dal responsabile dell’Istituto Panzini stanno agitando la scuola già nel panico totale per la morte del ragazzo

Una lettera inviata per cercare di tranquillizzare e provare a far ragionare i suoi ragazzi, ma alcune parole usate dal preside dell’Istituto Panzini stanno facendo discutere parecchio.

Il preside dell’istituto Panzini ha inviato una lettera agli studenti che sta facendo discutere (Screenshot Ascolicitityrumors.it)

Quanto è successo al povero Leonardo, il ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza del papà, ha scosso i ragazzi della scuola, e non poteva essere altrimenti. Una storia che sta avendo rilevanza nazionale, anche per via di tutto quello che sta uscendo su altri ragazzi della classe che avrebbero bullizzato il povero ragazzo.

Purtroppo quando ci sono situazioni di questo genere e quando ci sono di mezzo adolescenti, si diffondono voci più disparate e vicende che si sovrappongono, creando ancora più confusione e distorsione su un evento tragico come quello che è capitato a Leonardo.

Proprio per evitare che succedano cose antipatiche e fuori da ogni logica, soprattutto trattandosi di ragazzi, il preside dell’Istituto Panzini Alessandro Impoco ha voluto scrivere ai suoi studenti una lettera aperta dove cercava di far capire anche il momento difficile che ognuno di loro sta passando per quanto capitato al povero Leonardo, ma le sue parole non sono state molto gradite dalla famiglia del ragazzo.

“Cercate di non parlare o peggio sparlare…”

Le intenzioni della lettera erano sicuramente buone, ma la famiglia e i legali che stanno seguendo i genitori di Leonardo non l’hanno presa bene: “Facciamo uscire i demoni che ci tormentano, quelli che chiudiamo dentro di noi fino al momento che escono incontrollati, prepotenti, per prendere il sopravvento. Ma allo stesso tempo spieghiamo ai ragazzi l’importanza di non parlare (o peggio sparlare) di fatti di cui non si ha effettiva conoscenza o non si siano prima e con certezza verificate le fonti“.

Per l’avvocato della famiglia di Leonardo sono parole gravi perché invitano i ragazzi a non parlare e non condividere quanto sanno e se sanno qualcosa. Per la verità, leggendo bene la lettera del preside, sembra più essere un invito a fare attenzione ed essere certi prima di raccontare bene le cose e la situazione.

Una macchina della polizia nella strada dove purtroppo il giovane Leonardo si è tolto la vita, ma ad agitare sono le parole del presidente della scuola (Ansa Foto) Ascolicityrumors.it

Il problema è che la scuola sta vivendo un momento complicato e particolare, anche perché su questa storia è al centro dell’attenzione. Da una parte c’è un professore di sostegno che non si sarebbe reso conto della situazione pesante in cui stava Leonardo e poi, dal racconto dei genitori, ci sarebbero dei ragazzi della classe del giovane ragazzo che con lui non si comportavano da amici. Ma queste sono tutte cose che si dovranno stabilire.