La morte del povero Leonardo ancora è ben dentro al cuore e alla testa di Senigallia, la scuola prova a difendersi dopo le accuse
Un dolore ancora intenso, vivo e ben presente. La morte del giovane Leonardo Calcina, il ragazzo di 15 anni che si è suicidato perché veniva bullizzato da alcuni studenti, fa ancora rumore in città, soprattutto all’Istituto Panzini.
Le accuse della famiglia sono state forti e pesanti anche perché, per quello che è accaduto anche se è ancora tutto bene da accertare, dà grandi responsabilità alla scuola, e su questo non ci sono dubbi, nonostante alcune e timide prese di posizione. Da parte loro l’Istituto Panzini non ha voluto dire ancora nulla, anche perché ci sono le indagini e cosa da vedere e rivedere tante volte.
La famiglia però vuole sapere e chiede spiegazioni non solo all’Istituto Panzini ma anche alle famiglie che restano in silenzio. Stessa cosa da parte della scuola anche se più di qualche professore comincia ad alzare la testa, cercando in qualche modo di rispettare il dolore e quello che è successo al povero Leonardo.
In un certo senso i docenti o qualcuno di loro del Panzini tenta una sortita per difendere il “buon nome della scuola”. E così su iniziativa di una collega a tutti gli altri è arrivata una mail a tutti gli insegnanti in cui invitano il preside a prendere posizione per tutelare la scuola e chi ci lavora. E viene chiesto a ogni insegnante di fare una richiesta formale per uscire allo scoperto.
“Il Panzini è una buona scuola”, gli insegnanti
«Le notizie che escono tutti i giorni sui giornali e sui social – riporta l’invito – ledono profondamente la nostra dignità di insegnanti e l’immagine della nostra scuola. Chi desidera può inviare un’e-mail, alcuni colleghi già lo hanno fatto, e chiedere alla dirigenza di procedere e attivare la forma di tutela più alta contro le affermazioni diffamatorie“.
Una situazione pesante, anche perché, e anche giustamente, la famiglia di Leonardo vuole sapere cosa è successo, perché è successo e, soprattutto, perché chi doveva salvaguardare e accorgersi di quello che stava succedendo, nonostante l’aiuto chiesto dal ragazzo, nessuno ha fatto nulla. La mamma e il papà di Leonardo sono furenti e chiedono che sia fatta luce anche per tutelare e aiutare altri ragazzi, ma non solo del Panzini.
I genitori dello studente 15enne, non molla e lanciano gravi accuse ma l’istituto, non ha ancora mai replicato, anche per questo gli insegnanti vogliono uscire allo scoperto e provare a difendere il buon nome della scuola.