Sono riusciti a fare tanti colpi in città, almeno quattro-cinque negozi, ma un particolare li ha fatti individuare e prendere dalla polizia
Erano riusciti a rapinare diversi negozi e a scappare. Sempre. Le forze dell’ordine li stavano cercando, ma niente non si riusciva a capire chi fossero anche perché uno entrava mascherato, minacciava con una pistola giocattolo, ma nessuno se ne era mai accorto talmente tanta era la paura, e un altro faceva il palo fuori con la macchina accesa. Facevano la rapina e scappavano al volo. Una coppia collaudata, talmente tanto che pensavano di averla fatta franca considerati i colpi che erano riusciti a fare. E invece, no alla fine la polizia è riuscita a individuarli grazie anche ad alcuni testimoni e sono riusciti a risalire ai due furbacchioni in pochissimo tempo.
Era parecchio tempo che polizia e anche i carabinieri stavano dietro a queste due persone che sembravano quasi invisibili e introvabili. L’ultimo colpo era stato fatto sabato6 aprile alla Farmacia Colle Paradiso, con un bottino di 500 euro, anche se, rispetto alle altre volte di testimoni ce ne erano diversi e tutti o quasi hanno visto il rapinatore e anche la macchina con cui è andato via dalla farmacia appena rapinata. Era solo questione di tempo, anche perché alcune persone sono state avvicinate dai carabinieri che hanno raccolto diverse testimonianze, soprattutto su un particolare della macchina che non sarebbe sfuggito a nessuno.
Erano andati via scappando con una Panda, ma tanti testimoni presenti all’interno della farmacia durante la rapina li avevano visti, con qualcuno che ha anche tentato di andargli dietro. E la farmacia, che era stata l’ultima rapina, veniva dopo gli assalti riusciti, in rigoroso ordine, al supermercato Coal di piazza Vesalio, la tabaccheria di via delle Nazioni e la farmacia di via degli Appennini. Erano scappati con questa Panda, ma con un particolare sulla carrozzeria che aveva colpito tante persone, tanto che grazie a quella cosa così curiosa, è stata identificata la macchina e i rapinatori.
A prenderli sono stati presi dai carabinieri della Compagnia di Jesi che, dopo indagini e testimonianze, sono risaliti a un 45enne originario di Salerno residente a Jesi, disoccupato, che vive di espedienti da anni. E’ l’uomo che entra nei negozi mascherato con in mano una pistola giocattolo. Con lui lavorava un ragazzo di 23 anni di origini sudamericane. E la Fiat Panda blu con un dettaglio della carrozzeria che la rendeva diversa dalle altre era ed è la sua, tanto che i testimoni hanno riferito tutti di quel particolare sulla carrozzeria che doveva trattarsi di un bozzo evidente. Sono stati entrambi condannati.