Il giovane barbiere che aiuto i terremotati nel 2016 è stato ritrovato cadavere, morto in modo orribile. Cosa è successo.
Si chiamava Francesco Diviesti e aveva solo 26 anni ed era originario di Barletta. Molti lo ricordano come il giovane “barbiere dei terremotati” perché nel 2016, dopo il terremoto, arrivò ad Aqruata del Tronto con il padre Carlo, insieme a una squadra di parrucchieri e barbieri da tutta Italia, per prestare i loro servizi alla popolazione colpita dal sisma.

I terremotati ricordano ancora i volontari che li aiutarono, ormai quasi dieci anni fa. All’epoca Francesco Diviesti era giovanissimo, ancora adolescente, e apprendere le ultime notizie sul suo conto lascia una intera comunità nello sgomento.
Il giovane pugliese è stato ritrovato cadavere martedì 29 aprile, dopo la sua scomparsa pochi giorni prima, il 25 aprile, quando non si seppe più nulla di lui dopo la giornata di festa trascorsa con gli amici.
Trovato morto il giovane barbiere pugliese scomparso che nel 2016 aveva aiutato i terremotati
Il cadavere di Francesco Diviesti è stato trovato semicarbonizzato in una zona di campagna tra Canosa di Puglia e Minervino Murge, in contrada Femmina morta. Come riportano Il Corriere Adriatico e altre fonti di stampa pugliesi.
Il corpo è stato rinvenuto dagli agenti della polizia di Stato che erano impegnati nelle ricerche del giovane, dopo la denuncia della sua scomparsa. Del caso del ragazzo si era occupato anche il programma Chi l’ha visto?. Resta il mistero di una fine terribile che molto probabilmente è l’esito di un delitto. Come lasciano supporre le circostanze.

Un corpo abbandonato semicarbonizzato fa pensare a un omicidio e al tentativo di cancellarne le tracce. Ci sono tutti gli elementi di un omicidio di mafia. Per questo sul caso sta indagando la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bari. Sul luogo del ritrovamento del cadavere sono giunti gli agenti della polizia Scientifica. Mentre il cadavere sarà analizzato dall’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari per l’identificazione ufficiale.
Francesco Diviesti lavorava nel salone da barbiere del padre Carlo. Nel 2016, dopo il terremoto, il ragazzo, con il padre, tagliava i capelli ai terremotati nella tendopoli allestita nel campo di calcio di Borgo di Arquata.
L’ultimo messaggio inviato dal ragazzo ai genitori è stato alle 20.18 di venerdì 25 aprile. Mentre le sue ultime immagini sono quelle riprese dalle videocamere di sorveglianza del salone del padre, dove si era recato per lasciare il monopattino intorno alla mezzanotte.