Ricostruzione Arquata, Franchi: “Cantieri in partenza, lavoriamo per far sì che non siano specchietti per allodole”

A distanza di quattro anni e mezzo dal sisma 2016, il Comune di Arquata, così come gli altri paesi colpiti duramente, si trovano a vivere un momento cruciale per la ricostruzione. Con le nuove Ordinanze e strumenti messi a disposizione dalla struttura commissariale guidata da Giovanni Legnini, qualcosa sembra stia procedendo verso la giusta direzione.

Abbiamo intervistato Michele Franchi, vicesindaco di Arquata, che ha commentato i prossimi passi che si andranno a delineare per avviare il processo di ricostruzione.

Nuovi cantieri. “Con le ordinanze della struttura commissariale, come l’Ordinanza 100, sono partiti diversi cantieri nelle frazioni di Borgo, Trisungo, Spelonga, alcune a Colle e Faete. Siamo convinti che nei prossimi mesi ne partiranno altri, nelle aree non perimetrate nei paesi di Pretare, Piedilama, Camartina e Vezzano. Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ci ha ribadito che nelle prossime settimane verrà ratificato il Documento dei risultati dell’Ispra. I mesi di marzo e aprile saranno cruciali per quanto riguarda la definizione del Psr e dei Pua, Piani urbanistici attuativi”.

Dove si ricostruiranno i paesi? C’è la possibilità di delocalizzare la propria abitazione in un’altra frazione?

“A breve, si terrà un incontro con le Associazioni dei proprietari che esporranno le proposte che intendono perseguire, l’ufficio tecnico del Comune prenderà atto di questi scenari e, dopo averne valutato la fattibilità, ratificherà gli elaborati nel Documento Direttore e questo permetterà finalmente l’inizio della Ricostruzione.

In alcuni casi, laddove non si può ricostruire, una delle possibilità potrebbe essere quella di ricostruire delocalizzando, sempre all’interno del Comune di Arquata ovviamente. Questo vale soprattutto per la frazione di Pescara del Tronto. Ogni cosa verrà definita in maniera risolutiva nei prossimi mesi.”

Elezioni. “Si terranno dopo l’estate, nei primi mesi autunnali. Prima bisogna pensare al bene di Arquata, a far sì che questi cantieri in partenza non siano solo specchi per allodole, ma la partenza per accelerare la ricostruzione vera, come auspichiamo da oltre quattro anni.”

 

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