Emergenza in un’importante città delle Marche: per la crisi idrica stanno chiudendo i ristoranti e gli chalet
Una delle perle della Riviera Adriatica sta vivendo giorni difficili a causa di una grave crisi idrica che ha costretto alla chiusura temporanea di ristoranti e chalet lungo il suo incantevole lungomare. La situazione, che perdura dal 12 luglio, vede l’interruzione dell’erogazione dell’acqua in alcuni quartieri della città dalle 22 alle 6 del mattino successivo.
La decisione di interrompere l’erogazione dell’acqua in orari così critici per l’attività dei locali di Grottammare ha scatenato la protesta degli operatori turistici. Cartelli appesi all’ingresso di ristoranti e chalet esprimono il disagio e la frustrazione dei gestori: uno di questi recita “Chiuso per crisi idrica (solo per alcune zone) grazie al Comune e Ciip. Apertura domani (forse)”, segno evidente del malcontento che serpeggia tra gli imprenditori locali. Un altro avviso informa i clienti: “A causa dello sconsiderato atto di chiudere l’acqua alle 22 (l’autoclave ha retto fino alle 23.10) l’attività riaprirà appena verrà ristabilito l’ordine e il decoro”.
Le aree maggiormente interessate da questa misura sono il centro urbano/zona marina, il lungomare, il vecchio incasato, via Lame con le sue traverse, via Frana e la zona compresa tra la Statale 16 e le vie Cagliata e Toscanini. Questa interruzione notturna dell’erogazione idrica colpisce duramente le attività ricettive proprio nel momento in cui Grottammare si anima di turisti alla ricerca della tipica ospitalità marchigiana.
Alessandra Manigrasso del Movimento 5 Stelle si è fatta portavoce delle preoccupazioni degli operatori turistici: lamentando come queste chiusure notturne dell’erogazione idrica non tengano conto delle reali necessità delle attività commerciali che operano nel settore del turismo. Manigrasso sottolinea come sarebbe opportuno posticipare lo stop all’erogazione almeno fino a mezzanotte per evitare ulteriori disagi agli operatori ed ai loro clienti.
La forte reazione degli imprenditori locali ha spinto l’amministrazione comunale ad avviare un dialogo con la Ciip nella speranza di trovare una soluzione che possa soddisfare tutte le parti coinvolte. Tra le proposte avanzate c’è quella di ritardare lo stop all’erogazione dell’acqua al fine di ridurre al minimo i disagi subiti dai ristoratori e dai gestori degli chalet senza tuttavia compromettere gli sforzi volti a gestire efficacemente la risorsa idrica in un periodo particolarmente critico.
L’emergenza idrica a Grottammare mette in evidenza quanto sia delicato equilibrare le esigenze immediate delle attività economiche con quelle più ampie legate alla sostenibilità ambientale ed alla gestione delle risorse naturali. La speranza è quella che un dialogo costruttivo tra amministrazione locale, entità gestrici come Ciip ed operatori del settore possa portare ad una soluzione equilibrata capace non solo di risolvere l’emergenza attuale ma anche di prevenire future crisi.