SAN BENEDETTO, Anche quest’anno l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, con il contributo del Circolo dei Sambenedettesi, ha celebrato “L’approdo negato”, l’omaggio di tutta la città ai caduti in mare nel 49esimo anniversario della tragedia del motopeschereccio “Rodi”.
Tra autorità civili e militari, cittadini e, soprattutto, parenti delle tantissime vittime che nei decenni il mare ha richiesto, sono state circa duecento, le persone che hanno preso parte, sulla banchina di riva “Malfizia”, alla cerimonia che si è aperta con la deposizione di una corona di alloro, dinanzi al monumento “Il mare, il ritorno” di Paolo Annibali.
Quindi, coordinati dalla consigliera MariAdele Girolami che ha seguito tutte le fasi organizzative, cercando di contattare il maggior numero possibile di familiari di scomparsi,si sono succeduti gli interventi del Sindaco Pasqualino Piunti, del comandante della Capitaneria di porto Mauro Colarossi, della professoressa Benedetta Trevisani, che si è soffermata nel ricordo di tutti i caduti, in particolare sulla memoria di coloro che, sambenedettesi di nascita, di adozione o di passaggio a San Benedettto, sono morti in mare durante la Seconda Guerra mondiale, oppure nell’immediato dopoguerra. Il vescovo, monsignor Carlo Bresciani, ha poi benedetto i presenti e il monumento.
Molto toccante è stato il momento in cui gli studenti del Liceo scientifico “Rosetti” hanno letto, uno per uno, i nomi dei caduti in mare durante la Guerra, e quello successivo, in cui le loro giovani voci hanno letto brani estratti dai verbali delle autorità marittime, che rievocano alcune di quelle disgrazie.
Quindi autorità e cittadini, preceduti dal gonfalone del Comune e dai labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, si sono trasferiti in corteo dinanzi alle lapidi del molo nord, che ricordano i marittimi morti in mare e lì, sempre al suono del silenzio, è stata deposta una seconda corona in loro memoria.