Il Premier Conte ha bloccato l’Italia ma non ha fermato i trasporti. O almeno non tutti.
E dopo lo stop ai voli arrivato ieri è ripartito l’esodo dal nord.
Molte le persone, soprattutto studenti, si sono precipitati nelle stazioni ferroviarie dove, per superare i controlli, era sufficiente mostrare l’autocertificazione.
In fila, a distanza interpersonale stavolta, hanno affollato i vagoni Milano-Palermo, una tratta che tocca tutta l’Italia.
La denuncia arriva anche dal personale delle ferrovie : “non ci sono garanzie di sicurezza sanitaria, la gente è disposta a viaggiare tutta la notte con persone sconosciute, nella promiscuità obbligata degli spazi di un vagone letto, cioè tre posti, e delle cuccette a quattro posti”.
Si lamenta, inoltre, una mancanza di sicurezza igienica sia per il personale che per i viaggiatori, vista la mancanza di guanti e mascherine che espone tutti a un grande rischio.
Se questi flussi importanti non vengono fermati le misure rigide varate e gli sforzi di tutti non saranno mai sufficienti a fermare il virus che corre più veloce delle previsioni delle curve matematiche.