Non smette di arrivano situazioni sempre più allarmanti sull’indagine che stanno portando avanti i carabinieri e la Procura di Pesaro
Più si va avanti in questa storia del latte alterato, più vengono fuori situazioni non proprio edificanti. E, soprattutto, più arrivano notizie non proprio in linea con quello che dovrebbe essere il trattamento di prodotti alimentari che vanno in commercio tramite un’azienda che tutti conoscono, e più la gente non capisce e si arrabbia. In ballo c’è la salute delle persone, per fortuna non è accaduto nulla e nulla accadrà, ma se i Nas hanno diverse perplessità su quanto hanno trovato e su quanto è stato denunciato, vuole dire che qualcuno ha messo comunque a rischio la salute delle persone. Ed è questo quello che sta facendo arrabbiare la gente.
Attraverso la Procura di Pesaro sarebbero spuntati anche i nomi di coloro che sono stati convocati per rispondere ad alcune domande su quanto si sta scoprendo. In tutto risulterebbero nove le persone indagate e tra queste ci sono anche personaggi che fanno parte della vita quotidiana come un esponente politico e che faceva anche il sindacalista. Una storia che assume contorni alquanto inquietanti. Adesso queste persone forniranno la lo spiegazione in riferimento all’informazione di garanzia che hanno ricevuto da parte della Procura. Un’inchiesta che sta coinvolgendo Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, azienda controllata e gestita dal gruppo Tre Valli Cooperlat. Un nome famoso nelle Marche, un’azienda affidabile che, fino a prova contraria, fornirà anch’essa spiegazioni di quanto sta avvenendo, anche perché c’è il rischio di incorrere in reati di adulterazione del prodotto e frode in commercio. Non proprio una bazzecola, ma una cosa seria.
Tra i nomi anche un politico che segue la Lega di Salvini
Dalla Tre Valli Cooperlat c’è la massima disponibilità alle forze dell’ordine, ma anche il più totale riserbo e silenzio per quello che sta accadendo. La maxi-perquisizione nel caseificio di via Cerbara, secondo i Nas dei carabinieri e la Procura di Pesaro, potrebbe coinvolgere persone che sono ai vertici dell’azienda, ma anche collaboratori e consulenti esterni ad essa, ma pure addetti alla produzione e ai laboratori. Insomma, da come stanno venendo fuori le cose e se tutto dovesse essere confermato, pochi ma importanti potevano non sapere quello che stava accadendo.
Nei prossimi giorni Francesco Caverni, tecnico di laboratorio dell’Amap (Agenzia Marche Agricoltura e Pesca), Nicolas Capomasi, addetto alla produzione, Samuele Girolomoni, addetto alla produzione, Frediano Luconi, coordinatore dei siti di produzione, Roberto Manna, responsabile di laboratorio, Gianluigi Draghi, presidente del cda di Fattorie Marchigiane, Giuseppe Nucci, ex dipendente aziendale, Bernardo Pittalis, direttore di produzione e Diego Zanchetti, addetto all’inserimento nei sistemi gestionali verranno ascoltati dalla Procura. Tra di loro, c’è Zanchetti, chebè stato un consigliere comunale del comune di Acqualagna che fa parte della Lega. E dal Ministero fanno i complimenti per l’indagine e spronano ad andare avanti.