Scrive insulti sulla tomba del suocero, nuora condannata a 7 mesi

Una storia che va avanti da qualche anno almeno fino a quando la vedova non è riuscita a beccare la moglie del figlio

Una storia d’altri tempi. Fatta di rancori, odio e invidia, forse e di cose mai dette. Una situazione un po’ paradossale che solo in una famiglia possono accadere. Già perché all’interno di un gruppo famigliare con parenti che non hanno tutti lo stesso rapporto e che potrebbero esserci dei dissidi sepolti da anni. E questo succede in tutte le famiglie. Ma l’accusa è grave e anche un po’ particolare, considerato che una persona ha messo dei cartelli non proprio lusinghieri sulla tomba del capo famiglia.

La sacralità
L’ingresso del cimitero di Corridonia (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Di sicuro la moglie di questa persona che non c’è più una volta che è andata sulla tomba del marito e ha trovato quelle scritte, non le ha fatto piacere ed è andata su tutte le furie. Pare che su questi fogli ci fossero delle accuse ben precise rivolte proprio alla persona che era andata a mettere dei fiori sulla tomba del marito. Accuse dirette e non per niente nascoste. La donna è andata immediatamente dal custode a chiedere chi fosse entrato per poter mettere quelle cose scritte, ma l’uomo non ne sapeva o nulla o, forse lo sapeva, e non ha voluto dire nulla. E’ un sospetto.

La vedova ha presentato la denuncia e la nuora è stata scoperta e condannata

L'indagine
Una pattuglia della polizia (Facebook ascolicityrumors.it)

 

I cartelli sulla tomba avevano degli insulti ben precisi e soprattutto ben indirizzati verso una persona, ovvero la povera moglie del defunto. Praticamente il messaggio lasciato sulla tomba era rivolto al marito e gli veniva praticamente riferito post mortem dei presunti tradimenti che avrebbe fatto la moglie, anche per questo la donna che aveva portato i fiori al marito era andata su tutte le furie. Il problema è che è successo varie volte, a tal punto che la signora non ci ha visto più dalla rabbia e si è presentata dalla polizia per fare una denuncia.

Con la denuncia è stato possibile acquisire le immagini delle telecamere e vedere chi avesse messo questi cartelli e la sorpresa più grande, anche se non sembra tanto per la vedova, è che a fare tutto questo sia stata la nuora. La denuncia è andata avanti e tutti si sono ritrovati davanti a un giudice che ha deciso che la donna che ha messo i cartelli dovesse essere punita con una condanna a sette mesi, pena sospesa per vilipendio delle tombe. La difesa ha già detto che verrà fatto appello. Si vedrà come finirà questa faida famigliare.

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