Ad Ascoli Piceno il Tribunale rischia lo sfratto, cosa sta accadendo. Gli aggiornamenti su una situazione complicata.
Una vicenda che sembra assurda ma è assolutamente reale e sta causando non pochi problemi. Il Tribunale di Ascoli, luogo per eccellenza di legalità, rischia di essere sfrattato. Il contratto di affitto del palazzo in cui ha sede è scaduto a fine 2022 ma ancora non è stata trovata una nuova sede al Tribunale.
Un problema non di poco conto che rischia di causare parecchi disagi ad Ascoli e ai cittadini di tutta la provincia. La riforma del governo Monti del 2012 aveva tagliato numerose sedi secondarie di tribunali in tutta Italia, inclusa la sede distaccata di San Benedetto del Tronto. Dunque, il Tribunale di Ascoli Piceno serve tutta la provincia.
Spostare la sede del Palazzo di giustizia, con tutti i suoi uffici, rischia di essere un grosso problema, non solo perché è difficile trovare una nuova sede, ma anche perché lo spostamento potrebbe complicarne l’utilizzo da parte dei cittadini. Un problema che il Consiglio comunale di Ascoli vuole risolvere.
Il Tribunale di Ascoli è attualmente ospitato in un edificio di piazza Serafino Orlini, un immobile di proprietà del fondo immobiliare Investire Sgr che lo aveva concesso in locazione al ministero della Giustizia. Il contratto di affitto è scaduto il 28 dicembre 2022 e il fondo immobiliare aveva richiesto la restituzione dell’edificio ma senza risultato. A seguito dell’inadempimento del ministero, la proprietà dell’immobile aveva fatto ricorso in giudizio, vincendolo. Un anno fa, una sentenza aveva disposto che l’edificio, che è ancora sede del Tribunale di Ascoli, fosse restituito al proprietario entro il 29 dicembre 2026. C’è ancora più di un anno di tempo per la restituzione dell’immobile ma non molto per il trasferimento di un intero tribunale.
Una vicenda molto complicata, di cui discuterà il prossimo Consiglio comunale di Ascoli Piceno che si riunirà nella giornata del 15 gennaio. In occasione della riunione i consiglieri di Noi Ascoli e dell’opposizione hanno presentato due interrogazioni sul futuro del Tribunale di Ascoli. Tutte le decisioni in merito spettano al ministero della Giustizia ma il Comune di Ascoli può fare pressioni per trovare una soluzione adeguata.
Le interrogazioni chiedono all’amministrazione comunale e, in particolare, al sindaco Marco Fioravanti di aggiornare il Consiglio sulla questione del Palazzo di Giustizia e su quali azioni si intendono intraprendere per risolvere il problema della sede.
Nel frattempo, il sindaco Fioravanti aveva già espresso più volte l’intenzione di impegnarsi affinché il Tribunale di Ascoli resti nella sede attuale.