Ecco le novità emerse in seguito alla riunione che si è tenuta a Roma a proposito della ricostruzione post terremoto delle Caserme dell’Arma.
Sono ancora quindici i reparti dell’Arma dei Carabinieri che svolgono le loro attività fuori dalle caserme ma all’interno dei Map (Moduli abitativi provvisori) in seguito ai danneggiamenti delle strutture avvenute con il terremoto del 2016 in Centro Italia. Nel dettaglio parliamo di 4 caserme nel Lazio (Rieti) e 11 caserme nelle Marche: 1 a Montegallo (Ascoli Piceno) e 10 a Macerata.
Per fare il punto sulla situazione in merito alla ricostruzione e alla ristrutturazione delle caserme dei Carabinieri presenti nel cratere sismico che hanno subito le conseguenze del sisma del si è svolta una riunione a Roma, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
All’incontro hanno partecipato il Generale Canio Giuseppe La Gala, il Commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, i sub commissari Gianluca Loffredo e Fulvio Maria Soccodato e vari rappresentanti dell’Agenzia del Demanio.
A che punto sono i lavori di ristrutturazione e ricostruzione delle caserme dei Carabinieri danneggiate dal terremoto
L’Ordinanza Speciale 27 contempla 26 interventi relativi a strutture da destinare a caserme dei Carabinieri per un importo complessivo di 90,96 milioni di euro, di cui 3 in Abruzzo (2 ricostruzioni e 1 ristrutturazione), 6 nel Lazio (3 ricostruzioni e 3 ristrutturazioni), 17 nelle Marche (11 ricostruzioni e 6 ristrutturazioni). Ci sono 17 interventi approvati in Conferenza dei servizi, tre sono in fase di realizzazione, 9 in fase di aggiudicazione della gara per la selezione dell’impresa che dovrà svolgere i lavori.
Il Commissario alla Ricostruzione e alla Riparazione sisma 2016 Guido Castelli, che ha pure più volte fatto il punto sui lavori nelle Marche ha speso parole per sottolineare l’importanza che hanno le caserme dei Carabinieri sul territorio: “Le caserme dei Carabinieri sono presidi essenziali per garantire la sicurezza dei cittadini e tenere vivo il senso di comunità nei borghi dell’Appennino centrale”. E poi: “La loro presenza non solo testimonia concretamente la presenza dello Stato a tutela delle persone, ma esprime quel senso di normalità che vogliamo restituire alle comunità del cratere”.
Castelli ha quindi ringrazio i presenti: “Ringrazio dunque il Generale La Gala e tutti i presenti per la disponibilità data allo svolgimento di un confronto nel corso del quale abbiamo fatto il punto sullo stato di avanzamento dell’Ordinanza 27, dedicata proprio alla edificazione delle caserme, che vede nell’Agenzia del Demanio il soggetto attuatore”.
L’aver passato in rassegna le attività, le criticità da superare e le tempistiche per l’avvio di nuovi lavori o per l’inaugurazione di caserme, “ci restituisce certamente un quadro operativo più definito rispetto alle azioni che realizzeremo da qui in avanti”, ha concluso.
