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Cronaca

Strage di formiche sulle spiagge: costa sta succedendo

Una scia infinita di formiche dominava il litorale italiano questa mattina, due esperti avrebbero individuato il motivo della strage

Questa mattina, al suo risveglio, Pesaro si è imbattuta in un fenomeno a dir poco particolare. Lungo il litorale su cui si affaccia la città marchigiana, si imponeva sulla sabbia una lunghissima striscia di formiche senza vita. A fare questa scoperta sono stati Roberto Malini, scrittore, attivista ambientale e appassionato di discipline naturalistiche, insieme all’artista e attivista Fabio Patronelli, durante una passeggiata. La coppia si è imbattuta in una scia nera che ha subito attirato la loro attenzione. La rilevanza biologica di questo fenomeno si mette in evidenza da sola. I due hanno osservato anche come tra i resti di quei malcapitati insetti vi fossero formi di ogni specie.

Strage di formiche sulla spiaggia di Pesaro (Pixabay) – Cityrumors.it

Da quelle operaie, fino a quelle alate, tutte hanno condiviso il medesimo letto di morte per una ragione che, a primo impatto e senza approfondimenti, sembra non trovare spiegazioni. Malini e Patronelli hanno provato a portare avanti delle ipotesi. Tra queste una combinazione di alcun fattori: da un lato il maltempo che ha colpito tutta Italia e che ha portato precipitazioni e, quindi, un cambio repentino della temperatura; dall’altro un possibile avvicinamento tardivo delle formiche alate al loro appuntamento nuziale, quando va in scena il meraviglioso spettacolo della riproduzione.

Formiche sulla spiaggia, la spiegazione

L’estate che abbiamo vissuto è stata particolarmente calda e umida. Nel giro di pochi giorni, nel mese di settembre, tutto è cambiato rapidamente. Le nuvole hanno oscurato il cielo e gettato acqua sulla terra, stravolgendo il clima e portando a un drastico abbassamento delle temperature. Un cambio fin troppo rapido che hanno accusato gli esseri umani e soprattutto quelli animali. Malini spiega quindi che: “I fenomeni alluvionali che hanno travolto le colline e i boschi della zona. hanno verosimilmente spazzato via enormi formicai, spingendo milioni di formiche verso i fiumi, che le hanno poi trascinate fino al mare”.

La causa è del cambiamento climatico (Pixabay) – Cityrumors.it

Da lì, la spiegazione dei corpi di formiche lungo la battigia, trasportate dalle onde dopo esser finite nel fiume. Patronelli ci tiene ad aggiungere che: “È un’immagine che colpisce, non solo per la sua vastità, ma anche per il messaggio implicito legato ai mutati equilibri naturali dovuti al cambiamento climatico”. A questo si aggiunge il problema del volo nuziale delle formiche alate, solitamente previsto per la primavera. L’instabilità del clima, però, ha portato a un ritardo di questo appuntamento annuale, causando così la morte di molte formiche di questa specie. Un’immagine anche drammatica che evidenzia il problema legato a un cambiamento climatico di cui siamo principali artefici.