La piattaforma social continua a modificarsi, gli aggiornamenti sono ormai frequentissimi. L’ultimo è pronto a rivoluzionarla
Sembra ormai lontana la prima versione di TikTok, quella che gli utenti hanno imparato a conoscere e ad amare nel 2020 quando li teneva impegnati per ore nei periodi di lockdown. La prerogativa allora era quella di sbaragliare la concorrenza tramite una modalità di fruizione dei contenuti del tutto innovativa, con video brevi ma confezionati alla perfezione.
Alla fine la piattaforma è riuscita a imporsi, con i competitor che sono dovuti correre ai ripari inventandosi soluzioni simili. Tuttavia, ora si starebbe procedendo in una direzione completamente differente, per certi versi opposta; i nuovi aggiornamenti potrebbero portare a una svolta epocale. I creator temono che i prossimi update andranno a intaccare definitivamente la loro attività.
Già da diversi giorni ai content creator presenti su TikTok è stato chiesto di unirsi al Creativity Program – ancora in fase beta – e di abbandonare il precedente Creator Fund. Con le nuove regole però saranno praticamente costretti a produrre video più lunghi di un minuto per monetizzare le proprie creazioni sul social.
Secondo l’azienda, infatti, clip di una durata maggiore potrebbero invogliare gli utenti a rimanere ‘connessi’, trascorrendo molto più tempo sull’applicazione – nonostante in moltissimi già non riescano a distogliere lo sguardo dallo schermo. La preoccupazione è che un’operazione del genere vada a snaturare la filosofia stessa di TikTok che aveva puntato tutto sulla facilità di produzione dei contenuti da pubblicare.
“Abbiamo deciso di procedere in questa direzione dopo aver analizzato i dati raccolti finora col Creator Fund. Continueremo a sviluppare nuove possibilità per ricompensare i creator e arricchire al contempo l’esperienza di TikTok”, ha dichiarato in un comunicato Zachary Kizer, uno dei portavoce. Non si tratta comunque di una novità, visto che già negli ultimi tre anni gli sviluppatori hanno permesso di pubblicare video lunghi attraverso l’app.
Si è passati dal limite di un minuto a tre, poi a cinque e infine a dieci. Ora si sta testando la reazione del sistema all’upload di clip da quindici minuti. Le rassicurazioni sui guadagni futuri non hanno tardato ad arrivare, secondo le previsioni sarebbero destinati ad aumentare sensibilmente.