Ad Ascoli Piceno è emergenza infermieri per la stagione estiva: gli ospedali della provincia in grave carenza di personale. Le ultime notizie.
Come avevano già anticipato i sindacati degli infermieri, l’estate della sanità negli ospedali e nelle strutture sanitarie in provincia di Ascoli è critica, a causa della carenza di personale.
L’azienda sanitaria, Ast, della provincia ha formato una graduatoria di circa 150 infermieri da assumere con contratto a tempo determinato per i tre mesi estivi. Di questi 150, tuttavia, solo in 3 hanno risposto, accettando la proposta contrattuale. Un numero assolutamente inadeguato alle necessità della sanità provinciale.
Il rischio è che gli infermieri già occupati siano costretti al super lavoro, con straordinari continui e turni massacranti, come già avviene ora ma con l’estate e l’affluenza dei turisti, soprattutto in riviera, la situazione sarà ancora peggiore.
Già nei mesi scorsi, il sindacato degli infermieri Nursind aveva denunciato la carenza di infermieri all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, lanciando l’allarme su un peggioramento della situazione con l’arrivo dell’estate. La previsione si è avverata e l’emergenza da carenza di personale riguarda non solo la città di Ascoli ma tutta la provincia.
Nei giorni scorsi, vi abbiamo anche riferito dei disagi al pronto soccorso dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Una struttura che sarà soggetta a una forte pressione questa estate, con l’arrivo dei turisti in città.
Ora, con solo tre infermieri che hanno accettato di sottoscrivere un contratto a tempo determinato per i tre mesi estivi, su una graduatoria di 150, la situazione si fa drammatica.
“Le risorse finanziarie individuate per il pagamento di prestazioni aggiuntive sono state appena sufficienti per i primi cinque mesi dell’anno“, ha avvertito il sindacalista Giorgio Cipollini della Cisl Fp. “I coordinatori infermieristici non riescono più a coprire i turni – ha aggiunto -, tanto che in alcuni casi essi stessi sostituiscono il personale mancante, prestando la loro diretta attività. La condizione ambientale nei singoli luoghi di lavoro resta fortemente pregiudicata”.
La Ast di Ascoli deve risolvere il problema di 20 posti vacanti e per coprirli ha attivato dei contratti con agenzie di lavoro interinale. Il numero ridotto delle risposte è dovuto anche al ritardo nella pubblicazione dell’avviso pubblico ma non per responsabilità dell’attuale direzione, in carica dalla metà di aprile.
er colmare i circa 20 posti vacanti la direzione generale dell’Ast Ascoli Piceno ha attivato contratti con agenzie di lavoro interinale. Tuttavia il basso numero di adesioni all’avviso pubblico, pubblicato in ritardo, ha penalizzato la risposta da parte dei candidati. La situazione non è attribuibile all’attuale direzione, entrata in carica solo lo scorso aprile.
Il direttore generale dell’Ast, Antonello Maraldo, ha confermato che “alcune delle criticità sottolineate sono reali. In particolare, la indisponibilità di una graduatoria a tempo determinato per le sostituzioni. Ma come già detto in sede di confronto con la delegazione trattante per il personale del comparto sanità, tra gennaio e febbraio del prossimo anno l’Azienda emetterà un avviso per l’assunzione di personale a tempo determinato”.
“Solo organizzandosi in anticipo, cosa che non ho potuto fare quest’anno in quanto sono arrivato ad aprile, si potrà disporre di personale da utilizzare nel periodo delle ferie estive e garantire anche la copertura di assenze di lungo periodo”, ha spiegato Maraldo.