Cane ucciso da un uomo, ferita anche la sua padrona: le accuse contro il 42enne sono schiaccianti e avranno serie conseguenze
Una tranquilla comunità locale è stata scossa da un evento tragico avvenuto il 5 gennaio 2024. Un cane è morto e la sua padrona, una veterinaria di 36 anni, è rimasta gravemente ferita a seguito di un incidente stradale provocato da un uomo di 42 anni alla guida della sua auto in stato di ebbrezza.
La Procura di Ascoli ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti dell’individuo responsabile. L’uomo, difeso dall’avvocato Umberto Gramenzi, si trova ora ad affrontare una serie di gravi accuse: uccisione aggravata di animale, tentate lesioni personali aggravate colpose, lesioni aggravate, guida in stato d’ebbrezza alcolica, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Queste imputazioni sono state formulate dalla magistratura dopo un’accurata indagine condotta dai carabinieri locali che hanno ricostruito l’accaduto nella serata del fatidico giorno.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità competenti, l’imputato aveva iniziato a bere “numerose birre” fin dal pomeriggio del giorno dell’incidente. Intorno alle 20:00 si trovava alla guida sulla Salaria vecchia dirigendosi verso Acquasanta quando ha incrociato la strada della donna con i suoi due cani. Senza alcun apparente motivo e senza rallentare la marcia ha virato improvvisamente verso i pedoni costringendo la donna a fare una manovra disperata per evitare l’impatto.
Non contento del primo passaggio intimidatorio, l’uomo ha fatto ritorno sul luogo poco dopo dalla direzione opposta. La donna nel frattempo aveva cercato rifugio oltre la carreggiata ma si trovava vicino al muro di una scarpata senza vie d’uscita. L’autovettura guidata dall’uomo ha colpito violentemente lei e uno dei suoi cani causando ferite alla donna e portando alla morte dell’animale nella notte successiva all’accaduto.
Dopo aver causato il grave incidente l’autista non si è fermato per prestare soccorso ma è fuggito venendo poi rintracciato dai carabinieri in stato d’evidente alterazione alcolica in un bar locale. Durante l’intervento delle forze dell’ordine si è reso protagonista anche di atti violenti nei loro confronti prima del suo arresto. Nei giorni successivi all’accaduto ha ulteriormente violato le leggi cercando di occultare le prove danneggiando ulteriormente il veicolo già posto sotto sequestro.
Questo tragico evento non solo ha lasciato una comunità sotto shock ma solleva nuovamente interrogativi sull’influenza dell’alcool alla guida e sul rispetto della vita sia umana che animale nelle nostre società contemporanee.