La novità dell’aeroporto “spaziale” nelle Marche: Falconara come base di lancio per satelliti ma c’è chi contesta. Cosa è successo.
L’aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio, a Castelferretti di Falconara, in provincia di Ancona, potrebbe diventare in futuro una base di lancio per satelliti e acquisire in questo modo una dimensione “spaziale”. Una proposta che, però, non è piaciuta a tutti: “Cape Canaveral nelle Marche? Anche no”.
L’obiezione principale all’aeroporto per attività spaziali, secondo i critici, consiste nella mancanza di un’adeguata sicurezza per il lancio di satelliti. Lo scalo marchigiano, insomma, non sarebbe adatto. Subito è scoppiata la polemica politica.
Ma scopriamo in dettaglio in cosa consiste questo aeroporto spaziale e quale tipo di attività potrebbero essere svolte.
Con un ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati la scorsa settimana all’interno del disegno di legge Spazio, il deputato di Fratelli d’Italia Stefano Benvenuti Gostoli, di Ancona, ha proposto l’aeroporto di Falconara come base di lancio per satelliti commerciali. L’ordine del giorno, riporta Il Resto del Carlino, impegna il Governo a prendere in considerazione “tra i siti idonei alla realizzazione di spazioporti, le infrastrutture già incluse in accordi di investimento per attività aereospaziali”, come già l’aeroporto di Grottaglie, in provincia di Taranto, e ora anche il Sanzio, nelle Marche. Per l’aeroporto di Ancona-Falconara si apre una importante attività di sviluppo nell’ambito della crescente space economy.
Ovviamente, lo scalo marchigiano sarebbe utilizzato per il lancio di piccoli satelliti commerciali o per attività di ricerca. Alcune sperimentazioni in questo senso sono state condotte già dal 2023. Nell’estate di quell’anno, infatti, la Regione Marche ha firmato un accordo quadro di collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per l’utilizzo dell’aeroporto Sanzio allo scopo di promuovere progetti di ricerca, di innovazione e di trasferimento tecnologico, a livello nazionale e internazionale, in ambito aerospaziale.
L’aeroporto era stato scelto per il lancio di microsatelliti a scopo industriale grazie alla presenza di alcune caratteristiche favorevoli a questa attività spaziale, come la pista lunga tre chilometri, la vicinanza al mare e l’assenza di barriere urbanistiche nel raggio di dieci chilometri. Il 5 giugno del 2024 erano stati effettuati i primi test.
L’idea, però, non piace a tutti. La proposta di condurre attività aerospaziali all’aeroporto di Falconara è stata constata dal deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Fede, che ha affermato che non si può trasformare il Sanzio in Cape Canaveral. Fede ha ricordato la vicinanza della raffineria all’aeroporto, così come dei centri abitati di Castelferretti e Falconara Marittima, per quanto piccoli, oltre ad importanti arterie stradali, come l’autostrada A14, la statale adriatica 16 e la superstrada per Roma.
“Ma quale Cape Canaveral? L’attività sarà di tutt’altro genere e, secondo gli esperti, perfettamente compatibile con il territorio”, ha risposto Benvenuti Gostoli, rassicurando sul tipo di attività aerospaziale che dovrebbe essere svolta al Sanzio.