Tragica perdita per una comunità: lutto a Jesi per la morte del tassista Marco Silvestri, aveva solo 49 anni ed era molto conosciuto in città.
Una intera comunità scossa dalla perdita di uno dei suoi cittadini più conosciuti e amati. Una di quelle presenze conosciute e benvolute da tutti, che sono una costante della quotidianità e che quando vengono a mancare provocano profondo sconcerto e dolore.
Lo sconcerto è ancora più grave quando si tratta di persone ancora giovani, strappate alla vita da morti premature. Come è accaduto a Marco Silvestri, tassista molto noto a Jesi che e morto a soli 49 anni per un tumore incurabile. Silvestri è venuto a mancare il 15 gennaio all’ospedale Carlo Urbano di Jesi dove era ricoverato.
La malattia ha strappato il tassista Marco Silvestri all’affetto dei suoi cari ma anche di tutta la comunità di Jesi- Per la città è una grave perdita, soprattutto umana.
Dolore a Jesi per la morte del tassista Marco Silvestri
Ogni comitiva ha un “Bob”, l’amico sobrio che si occupa di accompagnare a casa gli amici senza correre rischi in strada. Ebbene, Marco era il Bob di tutti, quello che chiami la sera quando non hai l’auto o semplicemente non vuoi guidare. Ora purtroppo non potrà farlo più.
Noto anche con il soprannome di “Marco Taxi”, il tassista Marco Silvestri era molto conosciuto a Jesi per la sua attività di tassista, soprattutto perché riportava a casa i ragazzi alla sera, in sicurezza, dopo la movida. A bordo del suo taxi si continuava ad ascoltare musica anche nel viaggio di rientro.
Silvestri era molto noto in città e aveva numerosi amici, non solo per il suo lavoro a contatto con il pubblico che lo portava a conoscere le persone ma anche per la sua intensa attività culturale e sociale. Silvestri era stato presidente del circolo “La Casa di Carte” ed era sempre molto attivo in numerose iniziative, anche originali.ù
Tra le tante attività proposte in città, molti ricordano ancora “Boiler Taxi“, una mostra curiosa e originale che si era svolta nel 2017 con l’esposizione di ben 1500 fotografie e selfie che ritraevano Silvestri insieme ai suoi clienti a bordo del suo taxi. Una mostra che Silvestri aveva organizzato a Jesi in occasione del suo compleanno. Un modo assolutamente inedito di festeggiare ma che rappresentava in pieno la personalità eclettica, vivace e creativa del tassista.
A Jesi molti ricordano Max Silvestri come una persona allegra e sempre disponibile con tutti. Il tassista che riportava a casa i ragazzi dopo la discoteca lascia due figli, una famiglia, molti amici e una intera città che ne piange la perdita prematura.