Si fa strada la possibilità di rendere le vacanze estive scolastiche più brevi rispetto a quanto accade ora: studenti e insegnanti non saranno felici.
L’anno scolastico volge al termine, per questo è tempo di bilanci per gli studenti. Non solo per chi dovrà affrontare gli esami, ma anche per tutti gli altri, che avranno modo di capire se il loro rendimento è stato positivo. Le vacanze scolastiche estive non possono che essere quindi un momento particolarmente atteso, proprio perché li porterà a staccare la spina almeno per un po’, compreso chi non si è particolarmente impegnato negli ultimi mesi.
Questo è però un periodo davvero cruciale anche per le famiglie, che si stanno organizzando su come far trascorrere i prossimi mesi ai loro figli. Si tratta di una scelta che coinvolge tutti i genitori, soprattutto chi ha bambini piccoli, che non possono restare a casa da soli.
L’8 giugno suonerà l’ultima campanella per la maggior parte degli studenti italiani, con l’unica eccezione data da chi dovrà affrontare gli esami per chiudere un ciclo scolastico e sarà destinato a restare sui libri ancora per un po’. Complessivamente son ben 14 le settimane che bambini e ragazzi potranno dedicare alle vacanze estive scolastiche, cosa decisamente positiva per loro, ma non per tutte le famiglie, in modo particolare nei casi in cui entrambi i genitori lavorano.
Molti sono così costretti a ricorrere agli oratori, anche se difficilmente la programmazione prevista per il periodo più caldo dell’anno dura più di 4-5 settimane. Conclusa quella fase, tanti si affidano ai centri estivi, che hanno però spesso costi tutt’altro che indifferenti e facilmente gestibili per ogni tasca. Nasce proprio da quest’idea una petizione che sta facendo non poco discutere e che non può che essere accolta in maniera non totalmente favorevole da parte di studenti e insegnanti.
L’iniziativa è stata lanciata da WeWorld, in collaborazione con Mammadimerda, e punta a rimodulare il calendario scolastico, riducendo il riposo durante l’estate, ma inserendo altre pause per il resto dell’anno. Questo non è pensato solo per aiutare chi non sa come gestire una pausa così lunga, ma anche perché si pensa che stare per tanto tempo senza studiare possa essere deleterio per alcuni allievi. Tra le persone favorevoli c’è il giornalista Michele Cucuzza, che ha dato la sua opinione a riguardo dalle pagine di ‘Nuovo Tv’.
Cucuzza ha infatti una figlia che ha studiato in Francia, dove le vacanze erano più lunghe – rispetto a quanto accade da noi – durante le festività natalizie e più corte in estate, mentre il sabato non erano previste le lezioni. Una soluzione come questa, a suo dire, avrebbe notevoli vantaggi un po’ per tutti e permetterebbe di tenere la mente più fresca, perciò potrebbe essere davvero venuta l’ora di dare una svolta ad un’abitudine che resiste da troppi anni. Sarà giunto il momento?