Il femminicidio di Melania Rea torna al centro delle cronache per un fatto che sta indignando molti. Ecco cosa è successo.
Era il 18 aprile 2011 quando il corpo di Melania Rea veniva trovato nel bosco di Colle San Marco, trafitto da 35 coltellate. Sono già passati quattordici anni da un caso che impressionò l’opinione pubblica e di cui è rimasto vivo il ricordo.

Per il brutale omicidio di Melania Rea, all’epoca giovane mamma di 29 anni, fu accusato e poi condannato il marito, Salvatore Parolisi, che all’epoca aveva una relazione extraconiugale e pare non sopportasse più la moglie. Di questo femminicidio si è tornati a parlare perché Parolisi potrebbe tornare libero in breve tempo.
Una ipotesi che è tornata a far discutere l’opinione pubblica, a seguito della denuncia dei familiari della donna uccisa.
Femminicidio di Melania Rea, il marito condannato potrebbe presto tornare libero
Salvatore Parolisi è stato condannato a 20 anni di carcere per il femminicidio della moglie Melania. Oggi, con la riforma del codice penale e l’introduzione del reato di femminicidio verrebbe condannato all’ergastolo. La condanna a carico dell’uomo, ex caporalmaggiore dell’esercito, è divenuta definitiva nel 2016. In primo grado, Parolisi scelse il rito abbreviato e fu condannato a all’ergastolo, poi la pena fu ridotta a 30 anni di carcere dalla Corte di Assise d’appello dell’Aquila.
Il processo fu celebrato in Abruzzo perché il delitto avvenne nella parte abruzzese di Colle San Marco, in provincia di Teramo. La coppia, di origine campana, abitava a Folignano. La Corte di Cassazione, però, annullò la sentenza di condanna escludendo l’aggravante della crudeltà e disponendo un nuovo processo di appello che fu celebrato a Perugia, con la condanna definitiva di Parolisi a 20 anni, a cinque anni dal delitto.

Ora, nonostante nonostante non abbia ancora scontato l’intera condanna per il femminicidio della moglie, Salvatore Parolisi potrebbe essere libero già tra due tre anni. È l’allarme lanciato da Gennaro Rea, padre di Melania.
“Provo una rabbia che mi fa impazzire. Quell’essere immondo potrà rifarsi una vita. Mia figlia, invece, non tornerà più”, ha detto Gennaro Rea in un’intervista al Corriere della Sera.
Salvatore Parolisi aveva già ottenuto dei permessi premio dal carcere di Bollate dove è detenuto. Dopo la prima libera uscita, tuttavia, il Tribunale di Sorveglianza gli aveva negato ulteriori permessi perché l’uomo aveva rilasciato un’intervista al programma tv “Chi l’ha visto?” mostrando totale mancanza di rispetto per la famiglia Rea e continuando a proclamarsi innocente.
Tra carcerazione preventiva, in attesa della conclusione del processo, e detenzione a seguito della condanna definitiva, Parolisi ha trascorso quasi 15 anni in carcere. Potrebbe essere liberato prima di cinque anni, per buona condotta o beneficiare di altre riduzioni di pena, come l’indulto.
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