Una giornata tranquilla e di fine estate ha rischiato di trasformarsi in tragedia per due persone che erano in mezzo al mare
Doveva essere una giornata di relax, probabilmente una delle ultime gite in mezzo al mare visto che il tempo lo consentiva, ma ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Due velisti che, forse per cercare di emulare le imprese di Luna Rossa, alla fine se la sono vista davvero brutta.
Sarà la voglia matta che sta prendendo tanti italiani che stanno seguendo le imprese di Luna Rossa in tv e, forse, sarà stato il desiderio di emulare i ragazzi italiani che tanto stanno facendo sognare i tifosi, ma le due persone che stavano sulla barca a vela hanno rischiato di restarci.
Si trattava di una piccola barca a vela, ormai senza più avere l’albero di governabilità, e a bordo c’erano due persone che erano distanti a circa 4 miglia nautiche, ben otto chilometri dalla costa della località “Metaurilia” che sono rimaste sorprese dalle condizioni del tempo e del mare che sono cambiate all’improvvise e sono andate in balia delle onde che avevano raggiunto più di un metro di altezza.
Sono stati minuti tremendi per i due che, forse, non pensavano di farcela, vista la situazione drammatica che si era venuta a creare, ma per loro fortuna e grazie a una segnalazione arrivata alla Capitaneria di Porto, la piccola barca a vela è stata localizzata e recuperata dalla motovedetta CP 872 della Guardia costiera. Recuperate le due persone a bordo, in buone condizioni, e trasferite al porto di Fano.
L’allarme era scattato nella tarda mattinata del 28 settembre 2024 con la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Fano alla quale è arrivata una segnalazione da parte di una signora che aveva dato l’allarme di una una barca in difficoltà in mezzo al mare a meno di 1km dalla riva in località Torrette di Fano.
Sotto il coordinamento della Sala Operativa del 7° MRSC (Maritime Rescue Sub Center) di Ancona, è scattata subito la macchina dei soccorsi con l’invio in zona della motovedetta CP 872 della Capitaneria di Porto di Pesaro e la motovedetta CP 708 della Guardia Costiera di Fano.
Le unità navali hanno ricercato l’unità spingendosi fino ad una distanza di 5 miglia nautiche (circa 10 km) dalla costa dal momento che il mutare delle condizioni meteo marine in zona poteva aver spinto i malcapitati ben oltre il punto dal quale è pervenuta la segnalazione.
“La salvaguardia della vita umana in mare resta da sempre il fine ultimo della funzione della ricerca e soccorso in mare della Guardia Costiera le cui donne e uomini sono chiamati ad intervenire, spesso, con condizioni di mare proibitive”, afferma la Direzione Marittima di Ancona.