La notizia ha fatto subito il giro della città avvolgendola con un velo di tristezza, perchè la morte di Pietro Anastasi segna la fine
Pietro Anastasi è stato uno dei migliori attaccanti italiani degli anni Settanta, si è spento all’età di 71 anni dopo una grave malattia che lo aveva colpito da oltre un anno.
Era stata la figlia di Felice Pulici proprio prima.di Natale in occasione del primo anniversario della morte del fantastico papà, a rendere nota la malattia dell’attaccante di quello straordinario Ascoli, grande amico di famiglia nonostante vivessero una a Roma e l’altra a Varese.
E dopo neanche un mese da quell’annuncio Anastasi se ne è andato.
ln carriera Anastasi ha realizzato oltre 200 reti tra i professionisti, vincendo lo scudetto con la Juventus nel 1972, nel 1973 e nel 1975 e la Coppa Italia con l’Inter nel 1975. Sono state 25 le sue presenze con la maglia della Nazionale, con un totale di 8 reti e la vittoria dei Campionati Europei 1968.
Prima di chiudere la sua straordinaria carriera decise di accettare l’offerta del Presidentissimo Costantino Rozzi e si trasferì ad Ascoli con la neanche troppo segreta speranza di realizzare il suo Centesimo gol in serie A.
Tre stagioni indimenticabili con un totale di 58 presenze in Serie A e 9 reti, con lo straordonario quarto posto nella stagione 1979/1980 con mister Gian Battista Fabbri in panchina e la vittoria della Red Leaf Cup nel 1980 e del Torneo di Capodanno nel 1981.
Il 30 Dicembre 1979 Anastasi agguantò il suo obiettivo e il destino fu veramente beffardo: il Centesimo gol in massima serie lo realizzò proprio contro la ‘sua’ Juventus in quella che rimane l’unica vittoria nella storia del Picchio in casa dei bianconeri di Torino con il punteggio di 2-3 (le altre due reti furono un autogol di Cuccureddu e un colpo di testa di Bellotto).
Al “Comunale” di Torino, davanti ai suoi ex tifosi, Anastasi aprì le marcature di testa approfittando di un’uscita a vuoto del portiere Dino Zoff realizzando il suo 100° gol in Serie A
Nel dicembre del 2013 era tornato ad Ascoli e aveva partecipato al Teatro Ventidio Basso al Galà dello Sport ricordando con affetto gli anni di Rozzi e di quel grande Ascoli.
Ciao Pietruzzo.