L’assessore a Turismo e Smart City Monica Acciarri alla conferenza stampa nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma del progetto “PicenWorld Museum”, il museo virtuale sul Popolo dei Piceni che aprirà a primavera inoltrata i suoi battenti in Corso Vittorio Emanuele
La civiltà preromana dei Piceni sarà narrata con realtà aumentata e virtuale per creare nuova economia dal turismo e far rinascere i luoghi colpiti dal terremoto
Il Piceno è stato uno dei territori maggiormente colpiti dal sisma del 2016. La Fondazione Carisap, con il Masterplan Terremoto, ha inteso dare una spinta per la rinascita delle popolazioni colpite, contribuendo a progetti che dessero visibilità e nuova economia al Piceno con nuovi flussi turistici per far scoprire la bellezza dei nostri luoghi.
Uno dei progetti che ha ricevuto il contributo dalla Fondazione Carisap è il “PicenWorld Museum” che, portato avanti dal capofila Opera Cooperativa Sociale Onlus, intende contribuire alla crescita dell’economia legata al turismo culturale nei territori colpiti dal sisma e, in modo più ampio, in un bacino che va da Giulianova, in Abruzzo, all’intera regione Marche: era questo il territorio nel quale viveva il Popolo dei Piceni a partire dal X secolo avanti Cristo fino alla sottomissione a Roma.
PicenWorld Museum è un museo virtuale sul Popolo dei Piceni. Situato all’interno di un edificio del centro storico di Ascoli Piceno, grazie a tre percorsi: realtà virtuale full immersion, realtà aumentata e olografia, sarà consentita al visitatore la cosiddetta esperienza di museo attivo. I turisti potranno cioè passarsi di mano in mano gli oggetti piceni recuperati nelle necropoli e resi modelli virtuali, potendone però avere il tatto. Altri oggetti scaturiranno grazie ad un’app che, scaricata sui propri smartphone, consentirà di vedere contenuti di vario genere sul Popolo dei Piceni a seconda degli oggetti che si incontreranno in un apposito percorso. Sarà il generale piceno Vidacilio a creare una nuova immagine dei nostri territori nel mondo, così come fecero a loro volta Marco Polo per Venezia e Padre Matteo Ricci per Macerata in Cina.
E’ un progetto che di fatto mira alla realizzazione e rafforzamento del Brand Piceno insieme a Mete Picene creando una prospettiva di visibilità nel mondo per questi territori che, di fatto, non compaiono nelle statistiche delle regioni visitate in Italia dai flussi turistici internazionali. Sarà utilizzata una comunicazione originale tramite una piattaforma di crowdfunding internazionale nella quale il progetto PicenWorld Museum sarà illustrato. E per favorire il sostegno dei donatori a rendere PicenWorld Museum più solido e grande si potranno avere vantaggi di grande fascino culturale: Fibule picene in ambra e bronzo fatte esclusivamente a mano come facevano i Piceni nell’VIII secolo avanti Cristo.
«Ringrazio il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, la Fondazione Carisap, Opera Cooperativa Sociale Onlus e il Bim Tronto per l’importante collaborazione che ha permesso di realizzare questo progetto» ha dichiarato l’assessore al Turismo e Smart City Monica Acciarri. «Come Amministrazione vogliamo stimolare una nuova forma di approccio alla storia e all’archeologia, appassionando anche i bambini e le nuove generazioni a un modo innovativo di fare cultura e turismo. Considero la nostra città un museo a cielo aperto e sono convinta che il “PicenWorld Museum” sarà ulteriormente in grado di promuovere l’arrivo sul nostro territorio di turisti e visitatori. Si tratta di un progetto molto ambizioso, ma al quale crediamo fortemente: è attraverso questa tipologia di iniziative che, partendo da un dramma come quello del sisma, si può rilanciare un intero territorio».