Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma
a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi
24 novembre 2019 – 2 febbraio 2020
Ascoli Piceno, Forte Malatesta
Inaugurazione 24 novembre 2019, ore 11
Sala Conferenze – Forte Malatesta
A tre anni dal terremoto del 2016 tornano nei “luoghi del sisma” 51 opere d’arte restaurate
a cura di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, con il supporto scientifico della
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e il contributo della
Regione Marche, destinato agli eventi espositivi e alla valorizzazione e promozione del
territorio e del suo patrimonio culturale.
La prima delle tre tappe previste per la mostra itinerante – che intende raccontare e
illustrare i risultati di questa campagna di restauri – sarà Ascoli Piceno, città posta nell’area del ‘cratere’, presso il Forte Malatesta, nei suggestivi ambienti progettati da Antonio da Sangallo il Giovane, dove verrà esposta una significativa selezione di 37 opere.
Il 24 novembre si inaugura al Forte Malatesta di Ascoli Piceno la mostra Rinascimento
marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma a cura di Stefano Papetti e Pierluigi
Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, con cui si è avviato un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate e ora, a tre anni di distanza, tutto è pronto per mostrare i risultati ottenuti.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, è stato individuato per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
In mostra 37 opere
che “vanno dal ‘400 al ‘700, alcune dall’alto valore devozionale e non storico-artistico ed altre invece dal grande valore storico-artistico
”, come spiega il curatore Stefano Papetti.
Tra queste crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano
all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano però nomi