Ogni regione d’Italia ha le proprie maschere, ma sapete quali sono le più famose delle Marche? Scopriamolo insieme!
Si avvicina a grandi passi il weekend di Carnevale che porterà della stragrande maggioranza delle piazze d’Italia numerosi eventi come per esempio la sfilata di carri o le varie rappresentazioni teatrali.
Ogni regione d’Italia ha la sua maschera di Carnevale, come per esempio Arlecchino in Lombardia, Pulcinella in Campania, Colombina in Veneto, il dottor Balanzone in Emilia Romagna e così via.
Ma sapete quali sono le maschere di Carnevale più famose delle Marche? Nelle prossime righe andremo a raccontare e a svelare alcuni dettagli inerenti alle maschere di carnevale della Regione. Pronti? Non perdetevi queste chicche!
Partiamo probabilmente dalla più famosa maschera di Carnevale delle Marche. Qual è? Ci stiamo riferendo a El Vulon, antichissima maschera della città di Fano in provincia di Pesaro-Urbino. La tradizione vuole la rappresentazione di El Vulon come un personaggio spocchioso, vanitoso e superbo. È rappresentato come un manestrello spavaldo che indossa un cappello a forma di cilindro di color nero, il monocolo all’occhio sinistro, dei baffi neri e il pizzetto. Inoltre indossa un vestito bianco e rosso, un mantello fatto di piume di Pavone, una spada attaccata alla cintura, la calzamaglia rossa e la particolarità sta nei piedi, visto che a uno indossa lo stivale e all’altro una ciabatta.
Nel capoluogo, Ancona, la maschera di carnevale più famosa è il Mosciolino. Si tratta di un giovane che somiglia tantissimo ad un Folletto ma con tratti caratteristici degli animali acquatici. Ha le orecchie allungate, il naso all’insù e indossa sempre un cappellino blu con attaccato un pesciolino rosso. Spesso viene rappresentato con un abito che richiama le onde del mare e porta con sé una canna da pesca di legno.
Molto famosa è anche la maschera di carnevale di Ascoli. Si tratta de Lu Sfrigne, ossia un mendicante che si ripara con un ombrello da cui pendono aringhe.
A Fermo invece c’è il Mengone. È una maschera rappresentata con un aspetto decisamente singolare: testa gigante, bruttino, sbarbato, ciglia fortissime, naso adunco, zigomi sporgenti e occhi Tondi allucinati. La tradizione lo vuole vestito come un contadino, porta spesso una camicia molto larga, dei calzoni corti e delle scarpe nere molto grosse. Di carattere è semplice, bonaccione ma allo stesso tempo furbo e schietto.