Giovanni Allevi, figlio di Ascoli Piceno e musicista per il mondo, il ritratto toccante del padre e la sua salute.
Il musicista, compositore e direttore d’orchestra ascolano Giovanni Allevi è entrato nel cuore di tanti appassionati di musica in tutto il mondo. Il suo carattere e il suo modo di porsi, la sua grande passione per la musica hanno colpito una vasta parte di pubblico, che è stata ancora più toccata quando ha saputo della sua malattia.

Nel 2022 ad Allevi fu diagnosticato un mieloma multiplo, un tumore del sangue che colpisce le cellule del sistema immunitario. Il musicista ascolano fu costretto ad allontanarsi dalle scene per curarsi.
Nonostante la malattia, non rinunciò completamente al suo lavoro di musicista. Anzi, mentre era ricoverato in ospedale compose un concerto per violoncello e orchestra che chiamò con la sigla e la data della sua malattia: Concerto MM22. Quello fu l’inizio di una risalita.
Come sta Giovanni Allevi, il racconto toccante del padre
Giovanni Allevi è tornato ad esibirsi in concerto all’inizio del 2024, con la partecipazione al Festival di Sanremo. In quell’occasione aprì il suo cuore al pubblico, che lo accolse con grande calore. Da lì in poi è stata un tornare alla luce da un periodo buio, non senza difficoltà ma con profonda gioia e gratitudine per la musica che lo ha aiutato molto a superare i momenti più duri della malattia.
Lo scorso marzo, Allevi ha presentato in anteprima ai suoi fan con una diretta su Instagram il suo Concerto MM22. Mentre a inizio giugno ha partecipato all’Expo di Osaka, nello spazio dedicato alle Marche del Padiglione Italia, dove ha proposto, con un’orchestra di musicisti giapponesi, l’adagio “Nostalgia”, tratto dal concerto MM22.

Ma come sta oggi Giovanni Allevi? La malattia non se n’è andata ma il compositore ascolano sta meglio, continua a curarsi ed è sostenuto dal grande amore della sua vita: la musica. Lo ha detto anche suo padre, Nazzareno Allevi: “Mio figlio si cura con i concerti”. Perché comporre, eseguire e condurre la sua musica davanti al pubblico è per il musicista ascolano un vero balsamo per l’anima, che sicuramente lo aiuta nell’affrontare la malattia e portare avanti le terapie.
In un’intervista al Resto del Carlino, Nazzareno Allevi, maestro e direttore d’orchestra, ha ripercorso la carriera di musicista del figlio fin da piccolo, quando già a 6 anni suonava una piccola tastiera, con la quale accompagnò i compagni di classe al concerto di Natale. Poi ci furono gli studi di pianoforte all’istituto musicale Spontini di Ascoli, il diploma al conservatorio di Perugia, fino alla carriera di pianista e compositore con cui si è affermato da solo.
Dopo la stop obbligato a causa della malattia, Nazzareno Allevi ha spiegato che è stata proprio la musica a dar al figlio la forza di tornare sul palco, aiutandolo a stare meglio. ” Oggi la malattia non è stata ancora sconfitta – ha spiegato il padre -, ma la musica è la sua forza. La musica è vita. Il concerto è la sua salute. Sono queste le cose che gli permettono di trovare grande energia”.