La riflessione della responsabile interprovinciale di Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo, Eleonora D’Angeloantonio, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne
Oggi 25 novembre si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne e per l’occasione Eleonora D’Angeloantonio, la responsabile interprovinciale di Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo, ha fornito un’attenta analisi in relazione al numero di denunce, da parte di donne vittime di violenza, che nel 2022 sono arrivare nelle Marche rispetto al 2021.
Nel dettaglio nel 2022 si sono registrate ben 705 denunce contro le 663 del 2021. Un numero di poco superiore, ma che al tempo stesso manda un segnale piuttosto importante in uno scenario in cui non è mai facile per le vittime uscire.
Eleonora D’Angeloantonio ha sottolineato come questi dati evidenziano il fatto che la violenza di genere è una realtà ancora diffusa e che la strada per debellarla è ancora piuttosto lunga. La violenza contro le donne deve essere combattuta alle radici in modo tale da permettere alle donne di poter scegliere il proprio destino alla ricerca di una migliore condizione vita-lavoro.
La responsabile interprovinciale di Confartigianato, nel dettaglio, ha spiegato: “La nostra campagna di sensibilizzazione ritrae una ragazza che indossa una corona di alloro Simbolo dell’autorealizzazione. Invito tutti a diffondere la campagna attraverso i propri canali Social affinché ognuno possa fare la propria parte nell’informare e sensibilizzare su questo grave problema e il ricordo delle numerose donne vittime di violenza”.
Sara Servili, presidente interprovinciale del movimento Donne Impresa, ha parlato del ruolo della donna nella società. Sono proprio le imprese e le aziende che dovrebbero muoversi concretamente per rovesciare un paradigma in le donne sono relegate ad un ruolo da comprimario: anche loro hanno il diritto di essere protagoniste in ambito lavorativo e non solo.
Nel dettaglio ha sottolineato: “Il ruolo femminile del mondo delle aziende e del lavoro più In generale necessita di una presa di responsabilità effettiva da parte delle aziende stesse. Occorre garantire alle donne parità salariale e di valutazione ai fini della progressione di carriera. Considerazione alla valorizzazione del femminile passa attraverso le azioni concrete”.