Rischiando di diventare più famoso come cuoco che come attore, la star rispolvera così le sue origini italiane.
Un viaggio culinario che abbraccia l’essenza dell’Italia attraverso i suoi sapori e tradizioni, un percorso che ha visto protagonista Stanley Tucci, celebre attore e regista americano, il quale ha deciso di dedicare una puntata intera della sua serie televisiva “Heart of Italy” alla città di Ascoli. Questo progetto, nato dalla collaborazione con la BBC e National Geographic, mira a esplorare le delizie culinarie delle regioni italiane più affascinanti. Tucci, con radici calabresi profondamente radicate nella sua famiglia, si immerge nelle tradizioni ascolane per riscoprire gli echi di un’Italia che sente intimamente legata alla sua storia personale.
La scelta di Ascoli come tappa del suo viaggio non è casuale: qui Tucci incontra Nazzareno Migliori, rinomato produttore delle famose olive all’ascolana. La troupe televisiva è stata accolta nel suo ristorante in piazza Arringo per scoprire i segreti di questa specialità gastronomica. Migliori racconta l’esperienza delle riprese focalizzate sulla storia dell’oliva impanata e sulla sua preparazione artigianale. Ma ciò che ha maggiormente colpito l’attore è stata la tradizione della vendita al cartoccio: un modo semplice ma autentico di gustare le olive farcite direttamente per strada.
L’incontro tra la cultura culinaria locale e una star internazionale come Stanley Tucci ha generato momenti di autentico stupore. L’imprenditore-chef Migliori descrive l’ammirazione dell’attore per il modo in cui le olive vengono vendute e consumate all’aperto sotto il baldacchino del ristorante. Questa modalità low cost ma ricca di fascino rappresenta uno degli aspetti più caratteristici ed apprezzati della cucina ascolana agli occhi dell’ospite americano.
Oltre alle olive all’ascolana, Tucci si è immerso anche nell’universo dell’anisetta durante la sua visita ad Ascoli Piceno. Le riprese lo hanno portato all’interno dello storico Caffè Meletti dove ha potuto scoprire i segreti dell’anice, ingrediente principe della celebre bevanda locale. L’esplorazione dei sapori tipici del territorio non si è limitata ai cibi solidi ma si è estesa anche ai liquidi, dimostrando quanto sia variegato ed interessante il patrimonio gastronomico ascolano.
Questo episodio rappresenta un ponte culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti attraverso il cibo e le bevande tipiche delle Marche. La presenza a Ascoli Piceno di una figura come Stanley Tucci sottolinea l’universalità del linguaggio culinario italiano nel mondo ed evidenzia come queste tradizioni continuino a essere fonte d’ispirazione oltre ogni confine geografico.