Le riprese per la quarta stagione della fortunata serie TV sono già iniziate, anche stavolta sarà attuata un’attenta selezione del girato
I fan sono in spasmodica attesa per mettere le mani sulla quarta stagione di Mare fuori, nel frattempo recuperano i vecchi episodi per qualche sessione di binge watching compulsivo. Un prodotto che la Rai ha confezionato alla perfezione e che ora dovrà fare i conti con le altissime aspettative che il successo porta con sé.
Il primo ciak c’è stato diversi mesi fa, le riprese per il nuovo capitolo procedono spedite. La season four dovrebbe essere messa in onda con ogni probabilità il prossimo anno, nel 2024. A breve arriverà il momento forse più delicato, quando il girato dovrà essere riordinato e modellato dai montatori.
C’è chiaramente una strategia ben precisa dietro, che risponde alle esigenze del regista, della produzione e della sceneggiatura. La selezione delle volte è davvero spietata, con numerose scene che finiscono nel cestino nonostante il tempo impiegato per girarle. A spiegare la procedura è stato lo stesso Ivan Silvestrini.
Il regista di Mare fuori sulle scene tagliate: “Sono sempre troppe”
È ormai un appuntamento fisso quello del regista di Mare fuori, Ivan Silvestrini, che sul suo profilo Instagram apre di frequente dei box per rispondere alle domande dei fan. Il suo seguito è clamoroso e grazie all’inesauribile curiosità dei fan si vengono a scoprire aspetti della serie TV fino ad allora rimasti nell’ombra.
L’esempio del montaggio è lampante, a cui Silvestrini ha dedicato una lunga risposta, cercando di sviscerare il più possibile l’argomento. Non tutti infatti sono a conoscenza della procedura che porta da una grossa quantità di materiale grezzo – il girato – al prodotto finale ovvero quello che poi effettivamente va in onda.
Il lavoro dei montatori è davvero complicato e faticoso ma anche fondamentale, il successo o il fallimento di un prodotto dipende anche da loro. E quindi alla domanda ‘Chi sceglie di tagliare una scena?’ il regista risponde: “I tagli sono per lo più di natura produttiva. Spesso le scene sono troppe rispetto al tempo che abbiamo e allora si valuta senza quali passaggi la storia si racconta lo stesso. Cercando poi di reintegrare eventuali battute importanti in altre scene con quei personaggi”.