Il settore dello spettacolo dal vivo è fermo al 90% fermo, a causa della pandemia. Parliamo di circa 300 mila persone, lavoratori tra attori, registi, cantanti, musicisti, ma anche tecnici, truccatori, scenografi, costumisti, elettricisti. Tutto un mondo colpito duramente e anche l’offerta culturale è in drastica diminuzione. Per le Marche si tratta di circa 6.000 lavoratori e di un fatturato di 40 milioni di euro”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, durante una conversazione con l’attore Cesare Bocci sul suo canale Youtube.
Mastrovincenzo ha ricordato che “per la prima volta è stata attivata la cassa integrazione per i lavoratori dello spettacolo, un piccolo passo avanti”.
Intanto la Regione Marche “sta presentando delle proposte, che vanno dall’implementazione di un fondo emergenza per i lavoratori dello spettacolo dal vivo, all’utilizzo di risorse europee, al coinvolgimento del sistema bancario, a un aiuto sostanziale per gli enti di spettacolo”.