Il settore dello spettacolo dal vivo è fermo al 90% fermo, a causa della pandemia. Parliamo di circa 300 mila persone, lavoratori tra attori, registi, cantanti, musicisti, ma anche tecnici, truccatori, scenografi, costumisti, elettricisti. Tutto un mondo colpito duramente e anche l’offerta culturale è in drastica diminuzione. Per le Marche si tratta di circa 6.000 lavoratori e di un fatturato di 40 milioni di euro”.
Mastrovincenzo ha ricordato che “per la prima volta è stata attivata la cassa integrazione per i lavoratori dello spettacolo, un piccolo passo avanti”.
Intanto la Regione Marche “sta presentando delle proposte, che vanno dall’implementazione di un fondo emergenza per i lavoratori dello spettacolo dal vivo, all’utilizzo di risorse europee, al coinvolgimento del sistema bancario, a un aiuto sostanziale per gli enti di spettacolo”.





