Renato Zero ha raccontato un episodio che ha segnato in maniera indelebile la sua infanzia: parlarne è sempre stato molto difficile.
Oggi Renato Zero è una persona estremamente sicura di sé, che non ha paura di dire quello che pensa e che, soprattutto, non si farebbe mettere i piedi in testa da nessuno. Il suo carattere è stato forgiato da cinquant’anni di carriera sempre vissuti in maniera libera e anticonformista, a dispetto delle regole e delle limitazioni imposte dalla società.
Da piccolo però, come tutti gli altri bambini, Renato non aveva la prontezza e la forza di carattere di oggi e, per questo, non ha sempre saputo gestire in maniera appropriata situazioni scabrose, come quella in cui si è trovato una volta in Piazza Augusto Imperatore.
Renato Zero: la rivelazione sulla molestia subita da bambino
Il problema più grande, quando si parla di molestie sui bambini, è che in passato queste venivano coperte o addirittura negate dal resto della società, lasciando i più piccoli completamente da soli, spesso non del tutto consapevoli di quello che era successo e soltanto con un grosso trauma difficile da gestire.
Renato Zero ha raccontato che il dolore più grande per lui è stato non essere creduto. Le persone a cui tentava di parlare delle sue esperienze tendevano a minimizzare l’accaduto e, talvolta, a negare la questione, come se la pedofilia non esistesse. “La cosa che mi ha fatto più male è stata incontrare il negazionismo del pubblico. La gente mi diceva ‘Perché parli dei pedofili se non ci sono?'” ha spiegato il cantante.
In realtà, almeno stando alle sue dichiarazioni pubbliche, Renato Zero non ha mai subito violenza sessuale da bambino. Tuttavia, ha vissuto un episodio che lo ha lasciato profondamente traumatizzato e di cui, per anni, ha fatto molta fatica a parlare: “Un giorno mi trovavo in piazza Augusto Imperatore con il mio cane e il retino per le farfalle. Un signore con la patta sbottonata mi chiese ‘Perché non vieni qui a prendere le farfalline?'”.
“Immaginate un bambino che assiste a una cosa del genere. Il Renato adulto porterebbe quel signore al commissariato” ha affermato il cantante, consapevole che, allora, non aveva gli strumenti per reagire a una situazione del genere in maniera corretta. Zero ha anche raccontato che il ricordo di certe esperienze non sbiadisce mai e torna sempre prepotente per un artista che si esibisce sul palco e che, ad ogni canzone, rivede davanti agli occhi i momenti passati della propria vita.