Teo Mammucari si lascia andare su alcuni segreti del passato, cosa nascondono le origini di questo conduttore di successo?
Oggi fa la parte del conduttore cinico, facendosi coinvolgere in continui battibecchi con i colleghi giudici di Tú sí que vales, la sua presenza garantisce ascolti da capogiro, share che arriva addirittura al 30%, risultati difficili da ottenere da quando la televisione è rivaleggiata dalle piattaforme di streaming digitale.
Conduttore irriverente con i suoi scherzi telefonici di Libero, successivamente ha indossato l’abito scuro delle Iene, prima da inviato, con le sue candid e le sue gag sempre originali, poi da conduttore al fianco di Ilary Blasi. Nel talent di successo di Canale 5 è un giudice che non le manda a dire, spesso anche scontrandosi con gli altri giudici.
L’animo all’apparenza spigoloso di Teo Mammucari in realtà cela dei segreti che dicono molto sul conduttore e soprattutto sulla persona che è oggi, andiamo a vedere quali sono le origini di questo talentuoso showman romano.
Le molte facce di Teo
Il conduttore ha la nomina di guastafeste, Mammucari infatti come giudice non è facile da impressionare, basti pensare che ha detto di no a due prestigiatori, prendendosi anche le critiche di Zerbi. Il motivo è semplice, pensate che il conduttore ha studiato a lungo come prestigiatore, ha fatto per anni spettacoli e serate, interrompendo poi per perseguire la carriera di comico. E’ naturale quindi che qualsiasi trucco risulti banale ai suoi occhi.
Anche lui come i più grandi ha cominciato la sua carriera da intrattenitore nei villaggi turistici, esibendosi in spettacoli comici nei villaggi Valtur, dove lavoravano anche dei giovani Beppe Quintale e Giulio Golia, ma il suo obiettivo era quello di andare in tv, cominciò cosi a lavorare nei locali, fino a che non ne apri uno suo, in cui ospitava personaggi che poi sarebbero diventati famosissimi, tra cui Ficarra e Picone, Max Giusti, Enrico Brignano, Gabriele Cirilli, Enzo Salvi, anche Paolo Bonolis.
Scavando ancora di più nel suo passato scopriamo che il padre di Teo era pavimentista, e portava il figlio giovanissimo a lavorare con lui, ma anche che dai 18 anni Teo ha cambiato molti lavori operaio, magazziniere, elettricista, imbianchino, pensate che andava ai provini nelle scuole di teatro con le mani che puzzavano ancora di acqua ragia.
Pensate che il giovane Teo ha anche intrapreso la carriera da pugile, era anche promettente, ma come lo stesso Teo ha dichiarato “Ho smesso quando mi hanno detto che mi sarei rotto il setto nasale, non potevo fare il cabaret col naso storto“.