Quanto sta accadendo in questi giorni in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia ci impongono una doppia riflessione.
Da un lato dobbiamo sollecitare ogni sforzo politico e diplomatico volto a fermare il conflitto e insieme a tutte le forze sociali, dobbiamo sostenere iniziative di aiuto umanitario al popolo Ucraino (raccolta di fondi, viveri e abiti).
A sottolinearlo la FILCTEM CGIL MARCHE – la FEMCA CISL MARCHE e la UILTEC UIL MARCHE.
Al contempo non possiamo sottovalutare le ricadute negative del conflitto sulla nostra economia regionale.
Il settore della moda e della calzatura in particolare, già messo a dura prova dal covid, rischia di subire un altro colpo durissimo considerato che le Marche sono la regione calzaturiera più esposta d’ Italia per quanto riguarda l’ export verso Est.
Se le misure straordinarie volte a colpire la Russia vanno sostenute, va altresì sostenuta e messa in campo ogni misura straordinaria volta a difendere il lavoro e l’occupazione.
Inoltre i costi energetici che già da inizio anno destavano forti preoccupazioni, con lo scoppio del conflitto in Ucraina, rischiano di mettere in ginocchio tutto il sistema produttivo.
Sarà assolutamente necessario reintrodurre ammortizzatori sociali specifici.