Affitto e mutuo adesso li paga direttamente il datore di lavoro: come funziona

E se fosse il datore di lavoro a pagare affitto o mutuo per il proprio dipendente? Ecco in che modo potrebbe funzionare la cosa 

Siamo in uno dei periodi storici più difficili che il mondo abbia mai vissuto. Dopo l’emergenza Covid, il nostro pianeta ha visto cambiamenti epocali che mai avrebbe pensato in precedenza.

Affitto o mutuo paga datore di lavoro
Affitto o mutuo pagati da datore di lavoro: come funzionerebbe-ascoli.cityrumors.it

Chi ha vissuto quel periodo, non potrà mai dimenticare ma quel che è accaduto dopo, con la guerra Russia-Ucraina, ha segnato ancor di più i tratti di una crisi che non sembra voler arretrare. E quello che il mondo sta sentendo, in linea generale, è il peso di un’inflazione che condiziona non poco l’economia, e che costringe i cittadini, nel nostro caso in Italia, a dover risparmiare per poter arrivare a fine mese.

In questi anni, c’è da dirlo, i governi che si sono succeduti, compreso l’attuale, hanno messo in campo diversi bonus e sostegni per cercare di arginare le varie problematiche economiche createsi in conseguenza dei vari avvenimenti. E nella manovra 2024, potrebbero esserci delle interessanti novità che riguardano datori di lavoro e dipendenti, proprio in vista di fornire ulteriore aiuto e supporto.

Affitto o mutuo pagati dal datore di lavoro: la proposta che potrebbe segnare una svolta

Nella manovra 2024 si stanno facendo una serie di valutazioni che concernono i cosiddetti fringe benefits concessi dalle aziende per varie finalità, ai propri dipendenti.

Affitto o mutuo pagati da datore di lavoro: come funzionerebbe
Affitto o mutuo pagati da datore di lavoro:la proposta-ascoli.cityrumors.it

I datori di lavoro, infatti, potranno usufruire di vari strumenti per l’aumentare i compensi dei dipendenti, il tutto, esentasse. Gli importi soglia vedranno max 2 mila euro se i dipendenti hanno figli a carico e 1.000 per gli altri. Nel disegno di legge, tuttavia, potrebbe subentrare una interessante novità. La proposta verterebbe, per l’appunto, sull’inserire nei fringe benefits, i costi di affitto o mutuo della prima casa del dipendente.

L’ipotesi è che il bonus concesso dal proprio titolare possa coprire spese come affitto della prima casa, mutuo prima casa, energia elettrica, utenze domestiche del servizio idrico, gas naturale. Per ciò che concerne il canone di affitto le somme erogate in più potrebbero andare a pagare tutta la cifra, mentre nel caso del mutuo, solo di una parte di interessi. Si tratta di una proposta che potrebbe essere un grande aiuto per i lavoratori delle aziende (ammesso che poi i datori concedano tale bonus), e che di certo cambierebbe molte cose.

Impostazioni privacy