Quando è possibile ottenere in tempi ristretti l’anticipo del TFS senza dover attendere a lungo? Le strade percorribili sono due.
Quando si parla di TFS si fa riferimento al trattamento di fine servizio, una liquidazione rivolta ai dipendenti pubblici e che solitamente viene erogata nel momento in cui vengono maturati i requisiti per andare in pensione. Si tratta, dunque, di una somma di denaro costruita nell’arco della propria carriera lavorativa e che verrà corrisposta al termine dell’attività, utilissima per far fronte alle spese che ci si troverà, da pensionati, a dover affrontare – oppure per essere investita traendone un profitto.
Vi sono, però, situazioni nelle quali i lavoratori preferiscono ottenere un anticipo del TFS, ovvero ricevere prima del tempo la liquidazione. Quali sono le strade percorribili in maniera tale da poter avere i soldi subito, senza dover attendere per anni?
Sono due gli strumenti che consentono di ottenere un’anticipazione integrale del TFS da parte dell’Inps, ma il pre-requisito è quello di essere iscritti al Fondo Credito ex INPDAP e Pubbliche Amministrazioni. In questo caso, esiste una prima soluzione che consente di ottenere un prestito, direttamente dall’Inps, al tasso d’interesse dell’1%.
Ci troviamo davanti ad un’alternativa all’anticipazione, nei termini della convenzione ABI, mediante prestito bancario. Ed il vantaggio è che nel caso dell’Istituto si può ottenere il Trattamento di Fine Servizio in maniera integrale, mentre il limite massimo è di 45mila euro, con tasso teorico pari allo 0,4%, dagli istituti di credito convenzionati.
Importante è sottolineare che andrà applicata la ritenuta dello 0,50% sull’importo dell’anticipazione e al lordo degli interessi, a copertura delle spese di amministrazione. Oltre ai dipendenti ex INPDAP e a quelli delle amministrazioni pubbliche, possono essere iscritti al fondo anche i pensionati che hanno lavorato in tale ambito.
L’istanza va presentata dal 1° febbraio in poi mediante il servizio web dedicato, con tempi di 180 giorni massimi per lavorare la richiesta. Il secondo strumento, ovvero, il prestito bancario con gli istituti convenzionati prevede, dopo aver ottenuto la quantificazione del TFS maturato, di rivolgersi agli istituti stessi per richiederne un’anticipazione.
L’Inps ‘interverrà’ per inviare al lavoratore la certificazione del diritto all’anticipazione con la quale sarà possibile recarsi in banca. Indicativamente, considerato il tasso di interesse teorico dello 0,4% si può ottenere una quota del TFS fino a 45mila euro pagando un importo di circa 180 euro.