La prossima sessione dell’ArtLab, che si terrà nella primavera del 2024, avrà luogo a Montalto, in provincia di Ascoli Piceno: tutti i dettagli
La sessione autunnale dell’ “ArtLab: Territori, Cultura, Innovazione” si è svolta dal 27 al 29 settembre a Bergamo ed è stata l’occasione per dibattere sull’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali. Un evento promosso dalla Fondazione Fitzcarraldo in accordo con diversi enti e soggetti pubblici e privati nazionali e internazionali.
Anche la Regione Marche ha presenziato alla sessione bergamasca, con l’assessore alla Cultura – Chiara Biondi – che ha avuto modo di annunciare ufficialmente che la sessione primaverile del 2024 avrà luogo a Montalto delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno.
Il piccolo comune marchigiano, che conta poco più di 1800 abitanti, è infatti risultato in cima alla classifica tra i comuni marchigiani in relazione alla misura del Pnrr ‘Attrattività dei borghi’ Linea A. Il tutto in merito ai progetti organizzati a livello nazionale destinati alla rigenerazione culturale, nonché economica e sociale di tutti quei borghi a rischio abbandono. Montalto, in tal senso, ha ricevuto un riconoscimento pari a 20 milioni di euro.
Chiara Biondi, in merito, ha sottolineato come con la legge “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”, la regione Marche ha voluto sostenere attraverso degli ingenti investimenti la rigenerazione di tanti borghi e centri storici presenti nel territorio. L’assessore alla cultura ha evidenziato come l’iniziativa della Regione sia stata perfettamente in linea con quanto richiesto al livello ministeriale.
La dirigente regionale Beni e attività culturali, Daniela Tisi, durante l’ArtLab di Bergamo ha avuto modo di illustrare quanto descritto nell’avviso pubblico destinato al sostegno di aggregazioni di istituti e luoghi della cultura delle Marche con l’aiuto dei Direttori di rete.
Queste, nel dettaglio, le parole di Daniela Tisi: “L’auspicio è che, grazie ad un’azione congiunta delle istituzioni e alla nomina di esperti professionisti culturali come i sette Direttori di rete da poco nominati, il cospicuo patrimonio culturale diffuso e spesso frammentato, ricco di arte, storia, tradizioni e antichi mestieri, possa essere messo a sistema tramite una gestione unitaria, volta ad una valorizzazione integrata del territorio”.