Presto cambierà tutto per quanto riguarda l’Assegno Unico. Non saranno più erogati soldi alle famiglie, ma solo servizi: ecco qual è l’ultimo piano.
Con l’avvento dell’anno nuovo, il Governo ha promesso diversi aumenti e, tra questi, troviamo anche l’incremento dell’importo dell’Assegno Unico Universale. Ovviamente, però, le famiglie – per ricevere il tanto ambito aumento – hanno dovuto attenersi a quelle che sono le varie comunicazioni, come ad esempio il cambio di ISEE, con il fine di garantirne l’ottenimento. Questo beneficio, infatti, viene erogato ad oltre 5,5 milioni di nuclei, a beneficio di circa 8,89 milioni di figli a carico. Le quote possono variare a secondo dell’ISEE della famiglia richiedente.
In questo 2024, chi ha fatto domanda ha potuto notare l’aumento. Mentre, invece, chi è rimasto dietro potrà comunque ottenere il pagamento degli arretrati. Come abbiamo visto a più riprese, però, l’obiettivo del governo attuale è quello di mirare ad offrire più servizi, andando quindi a diminuire quelli che sono gli aiuti finanziari. In tal senso, ben presto, anche l’Assegno Unico potrebbe lasciare le misure assistenziali. Al suo posto potrebbe arrivare un piano per offrire un’agevolazione più concreta alle famiglie.
A proporre l’ultima riforma per l’Assegno Unico ci ha pensato Achille Spinelli, assessore provinciale allo sviluppo economico. Essa si focalizza sull’introduzione dei voucher come sostegno alternativo agli aiuti monetari. Tale cambiamento punta a favorire l’occupazione femminile e la natalità, andando a porre l’accento sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Secondo Spinelli, questa iniziativa rappresenta solo uno dei tre elementi di un piano più ampio per lo sviluppo del territorio.
Gli altri due includono la digitalizzazione dei servizi pubblici e la crescita del settore manifatturiero trentino. Il progetto dell’assessore parte dalla città di Rovereto, dove in questo momento si stanno svolgendo le elezioni comunali. Un obiettivo chiave della legislatura è semplificare la pubblica amministrazione, rendendo accessibili i servizi pubblici attraverso una piattaforma digitale unificata.
Tuttavia, ci sono diverse sfide da affrontare, come l’interoperabilità dei dati tra enti e le resistenze al cambiamento. Per quanto riguarda l’occupazione femminile, Spinelli ha evidenziato il problema delle donne che lasciano il lavoro a causa della gravidanza, provocando un danno economico per loro e per l’economia locale.
Per affrontare questa tematica, l’assessore ha proposto di convertire gli aiuti monetari in voucher per servizi di conciliazione, tra cui il babysitteraggio e il doposcuola, con l’obiettivo di riportare più donne sul mercato del lavoro. L’obiettivo ultimo è aumentare l’occupazione femminile e favorire la natalità, puntando a un tasso di fertilità di 2,1. Infine, sul fronte della ricerca l’obiettivo resta quello di incentivare la collaborazione tra ricerca ed impresa.
Questo sarà possibile attraverso sovvenzioni per ricercatori e bandi manager. Grazie a tutto ciò, sarà possibile portare competenze di alto livello all’interno delle imprese e favorire lo sviluppo tecnologico e innovativo del territorio. Insomma, il futuro sembra discostarsi sempre di più dagli aiuti economici, offrendo ai cittadini maggiori servizi.