Brutte notizie in arrivo per gli italiani per quanto riguarda il bonus casa. Ecco quando scadono le agevolazioni e tutto quello che c’è da sapere in merito.
Negli ultimi anni il costo della vita in Italia e in moltissimi altri paesi europei è andato incontro ad un drastico incremento. Per questo motivo il Governo, per aiutare i cittadini a far fronte ai numerosi rincari, ha introdotto una serie di misure e di aiuti economici.
Tra questi ci sono anche i cosiddetti bonus casa, vale a dire delle agevolazioni fiscali fruibili per l’apporto di migliorie ai propri immobili. Pensiamo ad esempio al sismabonus, all’ecobonus, al bonus mobili, al bonus giardini e al bonus ristrutturazioni al 50% solo per citarne alcuni. A tal proposito, però, sono purtroppo in arrivo delle brutte notizie. A breve molti di questi incentivi giungeranno alla loro scadenza. Pertanto, in assenza di una proroga, non si potrà più usufruirne di essi.
Bonus casa: quando scadono le agevolazioni e cosa accadrà dopo
Come abbiamo detto poco fa, i bonus casa sono quegli incentivi fruibili per apportare delle migliorie ai propri immobili. Purtroppo, però, molti di questi stanno per giungere alla loro naturale scadenza. Di conseguenza, moltissimi italiani si stanno già domandando che cosa accadrà dopo. In particolare, il sismabonus, l’ecobonus, il bonus mobili, il bonus giardini e il bonus ristrutturazioni al 50% termineranno alla fine del 2024.
Il bonus barriere e il superbonus, invece, sono già stati prorogati fino al 2025. Una vera e propria doccia gelata per tanti cittadini, intenzionati nei prossimi anni a fare degli interventi sulla propria casa. Nulla, però, è ancora perduto. Infatti, in parlamento sarebbero state presentate diverse proposte di legge sul tema e non è neppure da escludersi che per alcune delle misure attualmente in vigore possano arrivare delle proroghe.
Nei prossimi mesi, quindi, ci sarà una revisione complessiva dei vari bonus casa, alla luce anche della nuova direttiva europea sulle case green, che fornirà ulteriori indicazioni sugli sconti fiscali per i lavori di efficientamento energetico. Tra le proposte avanzate finora abbiamo quella della Lega, che vuole calibrare le agevolazioni in base alle disponibilità economiche, facendo distinzione tra capienti e non capienti.
Se un cittadino è fiscalmente capiente avrà a disposizione uno sconto fiscale del 60%, utilizzabile da cinque a venti anni. In caso contrario, la detrazione potrà salire fino al 100%, avendo anche a disposizione lo sconto in fattura e la cessione del credito. Forza Italia propone una riduzione del 90% per gli interventi di riqualificazione di edifici che assicurino determinati livelli di efficientamento energetico.
A questa si aggiunge una detrazione variabile tra il 60 e il 90% per i lavori di messa in sicurezza antisismica e la cessione del credito e lo sconto in fattura per i redditi più bassi. Il Movimento 5 Stelle, invece, vorrebbe introdurre un meccanismo che prevede il passaggio da una detrazione base a una percentuale crescente, a seconda del tipo di intervento e della sua finalità. Per saperne di più non ci resta quindi che attendere i prossimi mesi.
