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Economia

Bonus di 115 euro sul cedolino di giugno per quasi tutti

Il mese di giugno porterà buone notizie per i pensionati italiani. La maggior parte di loro, infatti, riceverà 115 euro in più.

Una notizia più che positiva per i pensionati. Il mese di giugno ormai alle porte, infatti, per una vasta platea di persone che si sono ritirate dal mondo del lavoro, consegnerà un aumento di ben 115 euro sull’assegno pensionistico. Ecco tutte le cifre e chi riceverà questo bonus.

Pensioni: le novità del mese di giugno – (ascoli.cityrumors.it)

Preliminarmente ricordiamo che le pensioni vengono solitamente erogate il primo giorno bancabile del mese, con l’eccezione di gennaio, in cui il pagamento avviene il secondo giorno bancabile. Per giugno 2024, le date cambiano leggermente. Per i pensionati che ricevono il pagamento tramite Poste Italiane, il giorno in questione è l’1 giugno.

Mentre slitta al 3 giugno (il 2, oltre ad essere Festa della Repubblica, è anche domenica) l’erogazione per coloro che ricevono l’accredito presso gli istituti bancari. Ma, a prescindere dal giorno, molte persone in quiescenza potranno esultare perché vedranno il proprio assegno mensile più ricco di 115 euro.

Pensioni: aumento di 115 euro a giugno, ecco per chi

Si tratta di un conguaglio derivante dalla revisione delle ritenute erariali applicate nell’anno precedente. Questo aggiustamento potrebbe portare a variazioni nell’importo della pensione di giugno. È il risultato del bilancio delle imposte IRPEF e delle addizionali regionali e comunali applicate durante l’anno precedente. Nel corso del 2023, l’INPS ha applicato mensilmente ritenute erariali sulle pensioni in base a stime annuali. Alla fine dell’anno viene effettuato un ricalcolo per verificare se l’importo trattenuto corrisponde all’effettivo dovuto.

Moltissimi pensionati a giugno riceveranno 115 euro in più – (ascoli.cityrumors.it)

Se le trattenute mensili risultano inferiori al dovuto su base annua, l’INPS recupera le differenze sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2024. Nel caso in cui queste rate non siano sufficienti a coprire il debito, l’ente continua a trattenere le somme dai ratei mensili successivi, fino all’estinzione completa dello stesso. Per i pensionati con un importo annuo complessivo delle prestazioni fino a 18.000 euro, qualora il conguaglio a debito superi i 100 euro, la rateazione può essere estesa fino alla mensilità di novembre.

Giugno 2024 vedrà, dunque, anche l’applicazione di un aumento delle pensioni legato alla riforma IRPEF e alla rivalutazione annuale degli assegni pensionistici. La riforma ha introdotto nuovi scaglioni IRPEF con le seguenti aliquote: 23% per redditi fino a 15.000 euro; 23% per redditi fino a 28.000 euro (ridotta dal 25%); 35% per redditi fino a 50.000 euro; 43% per redditi superiori a 50.000 euro.

In parallelo, la rivalutazione annuale calcolata sulla base dell’inflazione ha portato ad un incremento delle pensioni fino al 5,4% dal 1° gennaio 2024. Gli aumenti specifici mensili lordi sono i seguenti:

  • Fino a 1.000 euro: +54 euro;
  • Fino a 1.500 euro: +81 euro;
  • Fino a 2.000 euro: +108 euro;
  • Fino a 2.500 euro: +114,75 euro;
  • Fino a 3.000 euro: +85,80 euro;
  • Fino a 3.500 euro: +88,55 euro;
  • Fino a 4.000 euro: +101,20 euro;
  • Fino a 5.000 euro: +100 euro;
  • Fino a 6.000 euro: +71,40 euro.

Come è facilmente verificabile, quindi, la fascia maggioritaria (chi percepisce fino a 2.500 euro di assegno) riceverà ben 115 euro in più. Per ulteriori verifiche, i pensionati possono consultare il modello “ObisM” disponibile online nel fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS.