Bonus mobili: attenzione alla nuova comunicazione AdE sullo scontrino fiscale

Il bonus mobili è entrato nel suo ultimo anno di vita: attenzione al dettaglio sullo scontrino fiscale per evitare rischi.

A meno di ulteriori proroghe disposte dall’attuale esecutivo, il bonus mobili andrà in ‘pensione’ con la fine del 2024. Infatti, ci troviamo nell’ultimo anno utile per poter sfruttare un’agevolazione che ha consentito a migliaia di famiglie italiane di ottenere un’importante serie di benefici, non solo a fronte dell’acquisto di mobili nuovi per arredare casa ma anche di alcuni elettrodomestici (quelli indicati nella relativa normativa), godendo di una detrazione del 50%.

Scontrino fiscale per bonus mobili: le regole
Si può ottenere la detrazione del bonus mobili con il solo scontrino? (ascoli.cityrumors.it)

Il tutto entro un limite massimo di spesa che, per il 2024, è pari a 5000 euro ma che negli anni passati aveva toccato i 12mila euro. Ebbene, in tale contesto e per non perdere i benefici connessi a questa agevolazione, è bene prestare attenzione ad un dettaglio riguardante lo scontrino fiscale.

Bonus mobili e scontrino fiscale: la comunicazione dell’AdE

Ricordiamo anzitutto che il bonus mobili non è un’agevolazione a sé stante ma è connessa all’aver effettuato opere di manutenzione straordinaria dell’immobile a partire dall’anno precedente a quello nel quale si intende usufruire di questa forma di aiuto. Solo così la detrazione che abbatte del 50% i costi, con dieci rate di uguale importo corrisposte nell’arco di dieci anni, verrà riconosciuta.

Limiti di spesa 2024 per il bonus mobili
Bonus mobili: come usare lo scontrino fiscale (ascoli.cityrumors.it)

Fatta questa importante premessa, sono in tanti a domandarsi se vi sia la possibilità di richiedere il bonus qualora si possegga come documento di spesa soltanto lo scontrino fiscale e non la fattura di acquisto. Infatti, come del resto per gli altri incentivi, è essenziale che la spesa sia effettuata in maniera tracciabile in maniera tale da poter, in caso di controlli, avere la documentazione necessaria da mostrare.

La normativa fiscale che consente di usufruire di questa agevolazione è indicata nell’articolo 16, comma 2, del decreto legge n. 63/2013 e specifica che – al fine di poter richiedere la detrazione – è essenziale conservare tutti i documenti attestanti il pagamento. Questo comprende le ricevute dei bonifici e quelle di avvenuta transazione nel caso di spese con carta di debito o di credito, e ancora la documentazione di addebito sul conto corrente.

Ma anche le fatture di acquisto contenenti i dettagli relativi a quantità e qualità del bene acquistato. Nel caso dello scontrino, esso può essere considerato un’alternativa alla fattura soltanto qualora indichi il codice fiscale dell’acquirente e le indicazioni del bene in questione. Senza codice fiscale, la detrazione può essere ottenuta solo se riconducibile al titolare della carta di debito o di credito.

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