Cambiano le compensazioni nel modello F24 dal primo luglio: le nuove modalità

Le compensazioni nel modello F24 cambieranno a partire dal primo luglio. Sono diverse le nuove modalità per tutti gli italiani: ecco le novità.

Il Modello F24 è uno strumento fondamentale utilizzato in Italia per il pagamento di una vasta gamma di tributi, contributi e imposte. Introdotto con l’obiettivo di semplificare e unificare il sistema di riscossione fiscale, permette di compensare debiti e crediti verso l’amministrazione finanziaria in un’unica operazione. Questo è composto da diverse sezioni, ciascuna delle quali è destinata a specifici tributi e contributi.

Modello F24, cambiano le compensazioni a partire dal primo luglio
Da luglio cambiano le compensazioni per il modello F24 – Ascoli.cityrumors.it

E che si legano a erario, regioni, enti locali e INPS. Ognuna richiede l’inserimento di determinati codici tributo che identificano la tipologia di pagamento, l’importo dovuto, il periodo di riferimento e altre informazioni necessarie per la corretta attribuzione del pagamento. Questo modello offre diversi vantaggi, tra cui anche la compensazione, che riduce la necessità di versamenti separati per debiti e crediti, migliorando la liquidità per i contribuenti. Tuttavia, per il mese di luglio sono previste delle novità per quanto riguarda quest’ultima misura.

Modello F24, cambiano le compensazioni a luglio: le novità per i cittadini

A partire dal 1° luglio 2024, entrano in vigore nuove regole per l’uso delle compensazioni nel Modello F24, in base al Decreto Legge n. 39 del 29 marzo 2024. Queste modifiche rappresentano un punto di svolta per i contribuenti italiani, introducendo restrizioni significative per coloro che hanno debiti fiscali superiori a 100mila euro. Le nuove norme vietano ai contribuenti di compensare debiti fiscali utilizzando il Modello F24.

Cosa cambia col modello F24
Tutte le novità in arrivo per il modello F24 (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

Ciò non potrà avvenire per debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi importi aggiuntivi, come per quelli che superano i 100mila euro ed i termini di pagamento sono scaduti. Il divieto non si applica nel caso in cui siano attivi provvedimenti di sospensione del pagamento o se i debiti sono inclusi in piani di rateazione non decaduti. Lo scadere della rateizzazione avviene se il contribuente ritarda il pagamento di otto rate, anche non consecutive, perdendo così il beneficio della stessa.

Non tutti i debiti sono soggetti a queste restrizioni. Rimarranno esclusi i contributi previdenziali, le quote associative, i contributi assistenziali ed i premi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Queste limitazioni permettono ai contribuenti di gestire i loro debiti fiscali in modo più flessibile. Per i debiti inclusi in piani di rateazione attivi, il divieto di compensazione non si applica, purché il piano di pagamento non sia decaduto.

Ciò significa che se un contribuente ha imposte erariali superiori a 100mila euro e i termini di pagamento sono scaduti, può ancora superare le restrizioni richiedendo un pagamento rateale entro il 30 giugno 2024. Questa opportunità permette ai contribuenti di gestire i loro debiti in maniera conforme alla legge, evitando sanzioni e regolando le proprie pendenze finanziarie in modo più sostenibile.

Dal 1° luglio 2024, quindi, l’Agenzia delle Entrate inizierà a respingere automaticamente i Modelli F24 che tentano di compensare debiti iscritti a ruolo superiori a 100mila euro. Tutto ciò sarà possibile grazie all’integrazione delle varie banche dati e ai nuovi processi di digitalizzazione.

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